Da quando è uscito su Netflix (23 Dicembre) Glass Onion è stabilmente il film più visto sulla piattaforma a livello globale (arrivando a essere il terzo miglior debutto per un film). Era prevedibile che il sequel di Rian Johnson avesse un riscontro di pubblico così esplosivo, anche considerato l’enorme investimento di Netflix sul progetto.
Glass Onion, come già faceva il precedente film, rimescola le regole del whodunit (il tipo più tradizionale di giallo) aggiornandolo alla contemporaneità . Altro elemento essenziale è la satira “eat the rich” (un tipo di satira sociale rivolto principalmente a deridere i vizi dei ricchi).
Assassinio sull’ Orient Express, Sydney Lumet 1974
Il capolavoro di Sydney Lumet è il whodunit immancabile per ogni cinefilo. Il film è l’adattamento del romanzo più celebre di Agatha Christie. Sull’Orient Express avviene un omicidio e tutti i passeggeri sono sospettati.
A indagare il detective Poirot (un indimenticabile Albert Finney). Un film teatrale, elegantissimo, in cui risplende un cast delle migliori occasioni (Da Sean Connery a Lauren Bacall, fino ad Ingrid Bergman che per il suo ruolo vinse un Oscar).
The Last of Sheila (Un rebus per l’assassino), Herbert Ross (1973)
Il cast di “The last of Sheila”, pellicola che ha fortemente ispirato Glass Onion
Il film del ’73 è stato citato da Rian Johnson fra le sue fonti d’ispirazione nel girare Glass Onion. La premessa è infatti più o meno la stessa: un produttore cinematografico invita alcuni suoi amici su uno yacht e propone loro di fare un misterioso gioco che riguarda i segreti di ognuno.
Dalla location mediterranea alle tortuose svolte narrative sono diversi i punti di contatto col film di Rian Johnson. The last of Sheila è un’opera eccentrica e affascinante e si spera che trovi nuova popolarità grazie a Glass Onion. Fra i vari cameo del film di Rian Johnson è da citare quello di Stephen Sondheim, storico musicista e paroliere e co-autore dello script di The Last of Sheila.
The Menu, Mark Mylod (2022)
Anya Taylor-Joy e Ralph Fiennes in “The Menu”
Guardando alla contemporaneità , il recente The Menu è una horror-comedy che presenta diversi punti di contatto con Glass Onion. In The Menu ritroviamo un altro elemento essenziale del film di Rian Johnson ovvero la satira “eat the rich”. In The Menu una giovane coppia si reca su un isola privata per cenare in un ristorante super-esclusivo dove l’acclamato chef ha in serbo delle sorprese scioccanti per i commensali.
L’idea di “rinchiudere” un gruppo di eccentrici (e ricchi) personaggi in un unico luogo e di partire da questo premessa per farne una satira sociale sembra avere grande riscontro al giorno d’oggi. E questo ci conduce ad un altro titolo della nostra lista.