Hugh Jackman respinge definitivamente al mittente le accuse a lui lanciate nel corso degli anni e spiega: “Ho mangiato più pollo”
No, Hugh Jackman non ha mai preso steroidi per interpretare Wolverine. Ed è l’attore stesso ad affermarlo in risposta alla domanda in questo senso, l’ennesima, posta da Chris Wallace su HBO: “No”, dice semplicemente; e aggiunge: “Amo il mio lavoro, e amo Wolverine“, fugando ogni dubbio.
Per la spettacolare massa di muscoli ottenuta trasformandosi nell’X-Man, Jackman ha una spiegazione diversa: “Devo stare attento a quello che dico qui, ma mi hanno detto aneddoticamente quali erano gli effetti collaterali. E io ero tipo: ‘Non mi va tanto’. Quindi no, l’ho fatto nella maniera vecchia scuola”.
“E te lo dico: ho mangiato più pollo. Mi spiace per tutti i vegani e i vegetariani e le galline del mondo. Il karma letteralmente non fa per me. Se la deità ha qualcosa a che vedere con le galline, sono nei casini”. Ecco spiegato il mistero: più carne, tutto qui. Jackman ha anche parlato ancora di come si è preparato per il ruolo.
“Non avevo mai letto il fumetto. Ho avuto la parte. Non ne sapevo nulla, in Australia non abbiamo i ghiottoni [wolverines, gli animali], non sapevo che fosse un vero animale, non l’avevo mai sentito. Pensavo fosse inventato. Lo sai, tipo, ha mani da uomo e d’acciaio, inventato. E quindi [un giorno] passando facevo queste prove all’Imax, avevano un documentario sui lupi”.
“E io ero tipo perfetto, perché ovviamente io [Wolverine] sono un lupo, metà lupo. Quindi sono andato sul set con tutte queste mosse da lupo e il regista mi ha detto ‘Che stai facendo?’ E io ho detto: ‘Bè, pensavo che i lupi sembrano sempre così perché annusano sempre, hanno il naso per terra”.
“E lui mi fa: ‘In che senso un lupo?’ e io gli dico: ‘Bè sai, Wolverine; sono in parte un lupo, quindi…’ E lui: ‘No, sei un ghiottone’“. Bella storia ma l’importante è che alla fine Jackman e il regista in questione si siano capiti. Quello su cui comunque siamo tutti d’accordo è che, steroidi o meno, di sicuro lui era quello giusto per la parte.
Fonte: Variety
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