Premio per la miglior sceneggiatura al Festival di Berlino 2020 per questa grottesca, seppur verosimile realtà , raccontata dai fratelli D’Innocenzo (proprio nel prologo il narratore onnisciente ci narra: “una storia vera, che vera non è, o forse sì“). Per certi versi, il presente film ha molto a che vedere col precedente in lista ed entrambi si caratterizzano per cupezza, soggetti asettici e sterilità di ambienti.
In Favolacce siamo in una grigia periferia di Roma, nelle case di alcune famiglie in apparenza normali ma poi sempre più frustrate, monotone, invidiose. Ripugnanti. I figli di questi esasperati nuclei familiari sono l’anima errante della favola (che favola non è), e proprio da loro esploderà il colpo di scena, inaspettato quanto tragicamente possibile. Nel film sono poi presenti grandi attori e grandi prove attoriali: Elio Germano, Lino Musella, Barbara Chicchiarelli e il favoloso esordio della giovane Ileana D’Ambra. Disponibile in streaming su NowTV e Sky.
Il giardino delle vergini suicide (1999)
Sofia Coppola nel suo primo film da regista e sceneggiatrice. È il 1974, la famiglia Lisbon risiede in un sereno quartiere di Detroit e per la prima parte della pellicola la parvenza è quella di un classico, banale film adolescenziale statunitense. L’atteggiamento dei genitori verso le cinque meravigliose e perfette figlie si presenta però come opprimente e di controllo maniacale.
I due genitori impartiscono alle figlie un’educazione austera, inflessibile, militare. Le ragazze sono nel pieno della giovinezza e non possono godere della propria adolescenza, dei propri amici. Si giunge al punto in cui vengono recluse in casa per settimane dalla madre e dal padre, senza poter uscire nè andare a scuola.
I loro amici del quartiere sono però affezionati alle cinque ragazze e le aiutano ad evadere. L’inatteso epilogo è dunque imminente e se il titolo del film sinora vi ha solo suggestionato, ecco, qui prende atto. È possibile vedere questa singolare storia familiare su AmazonPrime Video e AppleTV.
Boyhood (2014)
È quel genio folle di Richard Linklater che dirige uno dei film più chiacchierati della storia del cinema. Un film che ha richiesto 12 anni di riprese, dal 2002 al 2014 (!), per regalarci un quadro familiare sincero, eroso dal tempo, verosimile e genuino.
Gli attori sono infatti realmente invecchiati nel corso delle riprese. La narrazione segue la crescita di Mason (Ellar Coltrane), dai 6 fino ai 19 anni, e il rapporto altalenante coi genitori divorziati (Ethan Hawke e Patricia Arquette).
In questa pellicola c’è tutto ciò che realmente abita ogni famiglia: la bellezza dei legami, le delusioni e le preoccupazioni dei genitori, i conflitti coi fratelli, i matrimoni naufragati, i traslochi, i cambiamenti sociali e culturali. Un’odissea familiare, unica ed avvincente, che si è guadagnata innumerevoli premi e riconoscimenti. Da vedere subito su AppleTV.
… E ora parliamo di Kevin (2011)
Kevin è un bambino difficile che ha con la madre Eva (una Tilda Swinton in stato di grazia) un rapporto di eterno conflitto. Lei, la madre, ha lasciato da parte la sua carriera da scrittrice per averlo ma Kevin pare voler farle rimpiangere tale ardua scelta.
Cominciando col dire che la bellezza della fotografia di questo film è disarmante e non si può non vederlo almeno una volta, The Tree of life è un film diretto da uno dei registi più prestigiosi e più misteriosi della storia del Cinema: Terrence Malick. Si tratta della storia di una famiglia cristiana di ceto medio che vive in Texas negli anni ‘50.
Jack O’Brien, uno dei due figli e protagonista del film, cresce con un’educazione rigida e conservatrice impartita dal padre (Brad Pitt), mentre di insegnamenti verso l’amore, verso i sentimenti e la dolcezza, da parte della madre (Jessica Chastain). Il padre ritiene la madre una debole e nella famiglia si creano immensi conflitti e discordanze.
Ai piccoli occhi di Jack, il padre incarna la Natura (forte, imprevedibile, violenta) e la madre personifica la Grazia (la via del sacrificio e dell’obbedienza). Gli O’Brien sono un nucleo in procinto d’implodere e Jack lo percepisce moltissimo, assorbe tutto come una spugna ma quello che rilascerà , una volta cresciuto, sarà solo e soltanto angoscia, malinconia e avvilimento verso l’esistenza. The Tree of life non puoi perdertelo! È un’esperienza visiva e di ricerca individuale primordiale. Cercalo in streaming su RaiPlay o, a pagamento, su AppleTV.
Risultano infatti coerenti con la realtà le condizioni di disagio mostrateci, e presenti di fatto, in noi giovani, affetti per lo più da nichilismo passivo, produttore di autodistruzione e di turbazione esistenziale. La difficoltà di un genitore consiste perciò nel comprendere ed accettare le problematiche sociologiche dei nostri giorni e, questi film, queste serie aiutano a scovarle ed ergo ad avvicinarsi cognitivamente ed emozionalmente alla mente ermetica dei figli; come già detto a maggior ragione in età giovanile ed acerba.