Ebbene sì, questa è la classifica che i tuoi genitori non si aspettano ma di cui, probabilmente, hanno bisogno.
In modalità televendita promozionale vi poniamo quindi alcune questioni quasi retoriche, vale a dire: avete mai dibattuto con mamma e papà su una tematica, su un argomento a voi così vicino ma che loro percepivano tanto remoto da costruirci un muro attorno? Ti è mai accaduto di iniziare un diverbio a tavola per situazioni dal tuo punto di vista così normali e di semplice comprensione mentre per i tuoi genitori tanto angoscianti quanto indecifrabili? Bene, se ti rispecchi in talune condizioni non devi far altro che mostrare a mamma e papà le pellicole o serie-tv qui elencate, vedrai che la loro mente ne uscirà più flessibile e consapevole, e parlare con loro di certi temi non risulterà più tanto oneroso.
Inutile dire che, talvolta, i genitori trovino difficoltà nell’immedesimarsi e nel recepire le nuove generazioni, le stesse da loro generate. A loro giustificazione, d’altra parte, c’è il fatto che tutto è cambiato rispetto alla loro giovinezza: le tecnologie, i metodi e gli strumenti di socializzazione sono tutt’altri. Questi fattori rendono perciò più ampio il distacco cognitivo genitori-figli, a maggior ragione nell’età adolescenziale.
Dove infatti le nostre parole non riescono ad arrivare, vi giunge il cinema. D’altronde la settima arte gioca facile, il suo valore è proprio il trasmettere racconti complessi con semplici immagini e con dialoghi efficaci, restituendoci significati che diversamente non avremmo colto.
Ecco ergo i 10 film e serie-tv che ogni genitore di oggi dovrebbe vedere:
Skam Italia (2018 – in corso)
È in questa serie-tv, parte di un franchise norvegese, che si racchiudono una sostanziosa fetta di elementi, stereotipi e archetipi dei giovani di oggi. Le tematiche trattate sono per l’appunto quelle facenti parte delle turbe giovanili e sono raccontate con una chiave sincera attraverso il punto di vista di un personaggio diverso per le rispettive cinque stagioni, il quale presenta allo spettatore le sue turbolente vicissitudini.
In Skam Italia troviamo il tema dell’omosessualità con Martino, quello dei disturbi della personalità con Niccolò, ci sono poi il revenge porn e l’assenza genitoriale con Eleonora, il conflitto tra la propria religione e l’amore con Sana, c’è infine il tema della micropenia e dell’ansia da prestazione sessuale con Elia.
Com’è evidente, si tratta di un prodotto audiovisivo di facile lettura, adatto ad una maggiore comprensione dei giovani, certamente però da considerare in senso lato poiché mostra quello che dei giovani i genitori non conoscono né comprendono. Trovate le stagioni di Skam Italia su Netflix e TimVision.
Incompreso – Vita col figlio (1966)
Il capolavoro drammatico di Luigi Comencini non porta con sé le tematiche più articolate dell’attualità bensì mette il focus, e lo fa con genuinità disarmante, sulla sfera familiare e sul metodo di educazione austera e fin troppo rigida che alcuni genitori impartiscono alla prole.
Il protagonista del film è Andrea, un bambino di 8 anni che soffre a causa della mancanza di affettuosità del padre e ancor di più per la recente morte della madre. Nella pellicola emerge incalzante la lontananza affettiva del padre Duncombe verso il primogenito, il quale tratta il figlio da persona adulta e lo fa sentire in colpa per ogni sua azione, anche quelle di cui non ha responsabilità.
Si arriva presto all’esasperazione e Andrea, tra incomprensioni e tentativi di comunicazione ignorati dal padre, finisce disgraziatamente per lesionarsi la colonna vertebrale in un incidente. È sul letto di morte che Andrea riesce ad esprimere a Duncombe i suoi sentimenti di angoscia per la mancanza della madre e rivela di aver creduto che il padre non gli volesse bene. Solo ora, solo qui Duncombe riesce a svelarsi emotivamente con il figlio, dando prova del suo affetto, seppur appena prima della prematura dipartita di Andrea. Trovate il film su Amazon Prime Video.
Captain Fantastic (2016)
Nel suo secondo lungometraggio, Matt Ross disvela al pubblico una realtà familiare diversa da qualsiasi altra comunemente conformista e convenzionale. Quello che Ben Cash (un magistrale Viggo Mortensen) impartisce al suo mini esercito di sei figli è una educazione plasmata su valori etici, sostenibili e, soprattutto, una formazione improntata al sacrificio.
Non si tratta però di una rigidità paterna fine a sé stessa, anzi è vista dai figli più piccoli come una vera e propria avventura in quanto vivono nei boschi lontano dalla civiltà, coltivano, cacciano, praticano arti marziali e stanno a contatto con la natura. Tra le varie peculiarità, il padre non vuole che i propri figli festeggino il Natale credendo a personaggi di mera fantasia; rende infatti tale ricorrenza l’occasione per rimembrare personaggi reali, di cultura e di spessore sociale.
L’educazione del mini esercito di Ben non sempre però risulta una facile impresa, ancor di più a seguito del suicidio della moglie (già lontana dalla famiglia a causa di un disturbo bipolare). L’obiettivo ultimo di Ben è essenzialmente il crescere i figli nel migliore dei modi, il più genuino possibile e lontano dal materialismo imperante… con uno stile, certo, tutto suo. Trovate il Captain Fantastic su AppleTV, Sky, Chili e su NowTV.
Baby (2018 – 2020)
Mostrare i disagi, i turbamenti, i vizi e gli eccessi degli adolescenti è alla base della ben nota serie Netflix italiana Baby, la quale si snoda sulla reale storia che fece clamore nei quartieri bene di Roma e in cui vi fu lo scandalo delle baby squillo dei Parioli. Il racconto riflette sulle condizioni di molti ragazzi e ragazze ma si focalizza sulle due protagoniste, Chiara e Ludovica (rispettivamente Benedetta Porcaroli e Alice Pagani), che anche cresciute in condizioni agiate cercano l’evasione da una opprimente e indigesta quotidianità.
La produzione Netflix affronta infatti la prostituzione minorile, le violenze sessuali, l’abuso su minori, il bullismo e l’esclusione, ma anche l’omosessualità, per non parlare del vasto filone di contorno sulle classiche situazioni di disagio adolescenziale.
La figura genitoriale in Baby viene meno, non si avverte né si sente o, quando presente, è un elemento negativo di esecrabile influenza, rendendo la miscela ancor più amara. Vengono in questa serie portati alla luce alcuni aspetti della società contemporanea che spesso i genitori possono trascurare ma sui quali è bene acquistino consapevolezza. Potete visionare Baby su Netflix.
Elephant (2003)
Gus Van Sant non poteva certo mancare in questa classifica essendo forse il regista indipendente che più ha affrontato il tema dei turbamenti dell’adolescenza (è lo stesso regista di Belli e dannati e di Will Hunting – Genio Ribelle).
Qui troviamo il secondo film della cosiddetta “Trilogia della Morte” di Van Sant e anch’esso si fonda su un reale, tragico, insopportabile accadimento avvenuto “in un giorno qualunque di scuola superiore. Peccato che non lo è”. Il film narra pazientemente lo scorrere di una sola giornata, ci guida attraverso alcuni ragazzi nella vita scolastica e nella quotidianità piatta e noiosa degli studenti, permettendo di immedesimarci attraverso lunghi piano sequenza ma mantenendo sempre il distacco emotivo.
C’è uno passaggio continuo di testimoni narrativi tra personaggi, i quali ci prestano il loro personale punto di vista, utile a comprendere la visione di ognuno rispetto la medesima giornata; è lo stesso concetto presente in Rashomon (1950).
Il risultato è un racconto asettico, depersonalizzante e angosciante che rispecchia la realtà effettiva di quel 20 aprile 1999, passato alla storia come il massacro della Columbine High School. Tutto tace, pare tranquillo e normale fino a che Eric e Alex, due studenti appassionati di videogiochi violenti e armi, fanno ingresso nella scuola in tuta militare distribuendo, indistintamente, proiettili e morte tra compagni e insegnanti.
Ovviamente il fattore da prendere in considerazione non è certo il giorno della strage ma il pregresso dei due ragazzi, avvenuto sotto il naso insensibile delle famiglie; un ingombrante silente elefante nella stanza. Trovate Elephant in versione integrale su YouTube.