GTA V, arrivato sul mercato nel 2013, con le sue oltre 170 milioni di copie vendute in tutto il mondo, è il titolo più remunerativo della storia. Tuttavia nel corso degli anni non sono mancati i dissidi di natura legale che hanno coinvolto la software house che l’ha creato, la Rockstar. Pochi mesi dopo che il titolo arrivò sul mercato infatti Linday Lohan decise di fare causa all’azienda poichè sosteneva che il personaggio di Lacey Jonas, famosa star del cinema all’interno del gioco, fosse ispirato a lei.
Non solo credeva che le somigliasse esteticamente, ma l’attrice affermava anche che il personaggio aveva una voce simile e indossava abiti che somigliavano ai suoi, sostenendo che i creatori avessero copiato tutto dalla sua “persona“, anche il suo cellulare e la sua posa da “segno di pace”.
Il suo team legale ha anche suggerito che Rockstar avesse usato una foto della Lohan in bikini del 2007 per creare il personaggio. Quando i giocatori incontrano per la prima volta Lacey Jonas in GTA V, questa si nasconde dai paparazzi in un vicolo. Chiede un passaggio a casa, durante il quale spiega di essere “davvero famosa”, di aver recitato in alcune commedie romantiche e film di cheerleader ed è la “voce di una generazione”. Tuttavia, Lacey non è esattamente la superstar del jet-set che ammette di essere. In effetti, è un po ‘una persona che è diventata un bersaglio per i tabloid e sembra essere alle prese con la sua fama in declino. Anche per questo particolare background è stato quanto meno curioso che Lindsay Lohan tentasse di trovare una connessione tra lei e il personaggio.
Nel 2016, il caso è stato respinto da una giuria di cinque giudici, che le hanno detto che non aveva un reclamo tra le mani. Ma la star di Mean Girls e i suoi avvocati hanno presentato ricorso, che è stato respinto ancora una volta nel 2018. Sebbene i giudici dell’appello abbiano accettato l’affermazione fatta dalla Lohan secondo cui un personaggio di un videogioco potrebbe essere considerato un “ritratto”, il che avrebbe supportato la sua invasione della rivendicazione della privacy, non c’erano abbastanza somiglianze tra l’attore e Lacey.
Una giuria di sei giudici della Corte d’Appello di New York ha convenuto che il personaggio di Lacey Jonas assomiglia semplicemente a una “donna generica … sui vent’anni senza particolari caratteristiche fisiche identificative”.
Un giudice, Eugene Fahey, ha scritto nella sua sentenza:
[Le] interpretazioni artistiche sono rappresentazioni indistinte e satiriche dello stile, dell’aspetto e del personaggio di una giovane donna moderna che va in spiaggia … che non è riconoscibile come la querelante.
Assurdo.
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