Baraye, del cantante iraniano Shervin Hajipour, viene cantata sempre più nel paese per dare forza alle prosteste scoppiate in seguito alla morte di Mahsa AminiÂ
Un inno di protesta vero e proprio: Baraye, la canzone del cantante iraniano Shervin Hajipour (che trovate qui con traduzione del testo in inglese) viene cantata da tutti coloro che in Iran combattono per l’emancipazione delle donne e della condizione femminile, battaglia intensificatasi dopo l’uccisione di Mahsa Amini nel settembre 2022.
Ma non è bastato: in Iran il brano viene cantato in segreto, nelle scuole superiori dagli studenti e suonato dalle auto come inno di resistenza. “Per le donne, la vita e la libertà ” canta Hajipour, elencando obblighi, doveri e imposizioni ai quali il popolo iraniano, specie tra i più giovani, non è più disposto a sottostare.
Una volta pubblicata nel settembre 2022 la canzone è diventata virale in fretta e anche se nel paese vive praticamente lo status di un inno clandestino all’estero è diventata ben nota come simbolo delle proteste stesse. I Coldplay per esempio l’hanno suonata dal vivo in un concerto a Buenos Aires nell’ottobre 2022 assieme alla cantante iraniana Golshifteh Farahani.
Nel frattempo la canzone è stata acclamata da diversi critici musicali ed inserita in molti elenchi delle canzoni più belle del 2022, mentre lo slogan “Donna, Vita, Libertà ” è ormai diffuso tra i sostenitori delle proteste che in Iran ma anche a livello internazionale non sembrano volersi fermare con l’inizio del nuovo anno.