7 Film da vedere per iniziare alla grande il nuovo anno [LISTA]

Interstellar, film da vedere
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Un altro anno volge al termine e come sempre si pensa al passato con malinconia e si cerca – in tutti i modi – di guardare al futuro con ottimismo e facendo buoni propositi. Uno di questi, per i veri cinefili, è sicuramente aggiungere sempre più film visti alla propria lista personale.

Quale miglior momento per vedere (o rivedere) opere cinematografiche che ci hanno fatto sognare e riflettere, dando speranza in ciò che verrà? Ecco, quindi, i 7 film da vedere per iniziare alla grande il nuovo anno!

Cantando sotto la pioggia, Stanley Donen e Gene Kelly (1952)

Singing in the rain, film da vedere

Partiamo – decisamente alla grande – da un classico musical anni Cinquanta irresistibile. Cantando sotto la pioggia è un film che parla di cinema e di un suo momento storico fondamentale: il passaggio dal muto al sonoro nel ’27 con la proiezione di Il cantante di jazze tutto ciò che una così importante innovazione significa per una giovane industria in continuo mutamento.

Don Lockwood (Gene Kelly) è un veterano del cinema muto ma anche un ottimo ballerino. Nonostante la sua carriera in ascesa, la produzione del film a cui sta lavorando con la sua (finta) compagna Il cavaliere spadaccino, subisce l’inevitabile cambiamento: da film muto a film parlato. Il problema sorge dal momento che la coprotagonista, Lina Lamont (Jean Hagen) ha una voce talmente squillante da risultare fastidiosa, questione mai posta sino ad allora data la natura dei film messi in scena.

Cosmo Brown (Donald O’Connor), amico di Don suggerisce di trasformare il film in un musical in cui Kathy Selden (Debbie Reynolds) doppierà la voce della protagonista, rendendo il tutto molto più godibile.

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Cantando sotto la pioggia è uno di quei film reso speciale dai protagonisti che si muovono e cantano con quella naturalezza che solo grandi artisti sanno portare sullo schermo. Divertimento, narrazione e arte si fondono per regalare attimi di spensieratezza, dando una carica di energia allo spettatore non indifferente.

The Fabelmans, Steven Spielberg (2022)

The Fabelmans, film da vedere
@Universal Pictures

Salto in avanti di 70 anni, si parla sempre di cinema ma da tutt’altro punto di vista. La vita di uno dei più grandi registi cinematografici viene raccontata con attraverso la sua più grande passione.

Sammy Fabelman (Gabrielle LaBelle) – trasposizione dello stesso Spielberg – entra in contatto con il cinema grazie alla visione di Il più grande spettacolo del mondo, film del 1952 di Cecil B. DeMille. Per il bambino è una vera e propria rivelazione, che lo porterà a passare l’intera adolescenza a rincorrere il sogno di diventare un regista di successo.

The Fabelmans è la storia familiare di Spielberg, narrata attraverso il mezzo che lui ha sempre amato in modo incondizionato ed inconsapevole. Un film che basa la sua forza sulle fragilità che decisioni sofferte ma “di pancia” possano portare con sé: la scelta di un lavoro “non sicuro”, il seguire ciò che il cuore comanda anche a discapito della felicità familiare.

Magnifiche interpretazioni dei protagonisti – Paul Dano e Michelle Williams, due genitori che hanno visioni della vita agli antipodi ma che incoraggiano ognuno a modo suo il figlio – unite alla magia che solo il cinema riesce a creare.

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*piccolo spoiler* La scena finale in cui Spielberg riesce in pochi minuti ad omaggiare due grandi registi in un’unica soluzione ed una tradizione di genere cinematografico, dando una grande lezione a chi vuole intraprendere lo stesso percorso è una chicca davvero imperdibile.

Little Miss Sunshine, Jonathan Dayton e Valerie Faris (2006)

little miss sunshine Steve Carell
Un depresso Steve Carell in Little Miss Sunshine

Steve Carell, Toni Colette, Greg Kinnear, Alan Arkin e un giovane Paul Dano: le premesse sono ottime.

Frank (Steve Carell) è un uomo che ha tentato il suicidio. Sheryl (Toni Colette) decide di portarlo a casa con sé per prendersene cura. Assieme a lei vive il marito Richard (Greg Kinnear), il padre di lui Edwin (Alan Arkin) e i due figli Dwayne (Paul Dano) e Olive (Abigail Breslin).

In una società dove si pretende la perfezione sin da quando si è bambine, la piccola Olive si lascia coinvolgere dal malato mondo dei concorsi di bellezza nonostante non rappresenti il canone richiesto. Ed è così che parte un viaggio attraverso gli Stati Uniti per raggiungere la costa ad est a bordo di uno sgangherato pulmino con questa famiglia così surreale.

Dwayne che ha deciso di non parlare finché non andrà alla scuola di pilotaggio, seguendo i principi di Nietzsche; Richard così aggressivo nel perseguire gli obiettivi; Frank preso dalla depressione; Edwin unico vero sostenitore della nipote, incurante di ciò che pensano gli altri.

Little Miss Sunshine è una commedia profonda, con una sceneggiatura ben pensata e mai banale e che alla fine trasmette passione, dedizione e amore, in qualche modo.