I 10 videogiochi horror più spaventosi da provare assolutamente
Le tematiche horro sono sempre state popolari nell'intrattenimento e sono state esplorate anche dal mondo videoludico negli ultimi decenni. Vi elenchiamo quelli che, a nostro parere, sono i titoli più spaventosi e che vi consigliamo di provare se siete amanti del genere.
Il genere horror è sempre stato molto apprezzato dai videogiocatori di tutto il mondo e negli ultimi anni ha acquisito sempre più rilevanza grazie a produzioni importanti da parte di studi molto affermati. Un esempio su tutti è Bloodborne, capolavoro di From Software del 2015 che è riuscito ad unire lo stile di gameplay che ha reso famoso lo studio giapponese con tinte cupe e spaventose. Il risultato è stato uno dei videogiochi più apprezzati degli ultimi anni che resta rilevante anche molto tempo dopo il suo lancio sul mercato.
Qui di seguito vi proponiamo una lista di quelli che consideriamo fra i titoli più influenti del genere horror. Sono videogiochi che hanno portato innovazioni importanti e che hanno contribuito a rendere l’horror una delle tematiche più apprezzate nel mondo videoludico.
1) Alien: Isolation
Questo è un titolo iconico per gli amanti dell’horror ed è considerato uno dei migliori del genere. Rilasciato nel 2014 dagli sviluppatori britannici di The Creative Assembly, è riuscito a rispondere alle esigenze di chi reclamava un videogame che si sposasse bene con la famosa saga cinematografica.
Alien è infatti un franchise longevo e popolare che presto verrà arricchito anche da una serie tv prodotta da FX
In Alien: Isolation vestiamo i panni di Amanda Ripley, a bordo della stazione spaziale Sevastopol infestata dalla presenza di uno Xenomorfo che ci darà la caccia per tutta la durata del gioco.
Nasconderci per i corridoi della stazione spaziale sarà deleterio per i nostri nervi e il pericolo sarà sempre in agguato. Il rumore dei passi dello Xenomorfo e il suo strisciare nei condotti di areazione ci terrà costantemente col fiato sospeso.
L’uso della luce e dei suoni aiuterà i giocatori ad immergersi ancora di più nei panni di Amanda Ripley, in quello che è considerato il miglior adattamento videoludico del capolavoro di Ridley Scott.
Una menzione particolare va all’intelligenza artificiale all’avanguardia utilizzata per dare vita allo Xenomorfo, ingrediente fondamentale dell’atmosfera unica di questo titolo.
2) Outlast
Anche Outlast è un titolo leggendario per quanto riguarda il genere survival-horror. Il videogioco è stato lanciato sul mercato nel 2013 da Red Barrels, studio di sviluppatori indipendenti allora sconosciuti.
La trama ci vedrà nei panni di Miles Upshur, un giornalista che andrà ad indagare il manicomio di Mount Massive per poi ritrovarsi intrappolato al suo interno.
Ci addentreremo in una struttra dall’atmosfera sinistra e ci accorgeremo con orrore che la stessa è invasa da pazienti mutati che ci daranno la caccia. La storia di Miles è avvincente e caratterizzata da una costante tensione enfatizzata anche dalla visuale in prima persona che ci comunica tutta la sua angoscia.
La videocamera utilizzata per farci largo fra le sezioni buie del manicomio è un ulteriore elemento che si va ad aggiungere all’atmosfera terrificante che pervade l’esperienza di gioco.
Il finale di Outlast è tragico ma vestire i panni di Miles Upshur è una tappa obbligatoria per tutti i fan dell’horror.
3) Resident Evil 2
La saga di Resident Evil non ha bisogno di presentazioni, negli anni è diventata un’istituzione del genere horror nel mondo videoludico. Tra i capitoli più importanti possiamo citare Resident Evil VII: Biohazard, reso agghiacciante soprattutto dalla famiglia Baker, un gruppo di cannibali che ci rapisce mentre vestiamo i panni di Ethan Winters.
Anche Resident Evil IV è sicuramente uno dei capitoli migliori ed occupa un posto speciale nel cuore di tutti i fan della serie.
A nostro parere però, il più spaventoso della saga resta Resident Evil II, nella sua versione originale datata 1998. Il titolo è ormai datato ma ha rappresentato una vera e propria rivoluzione dei videogame a tema horror.
La stazione di polizia di Racoon City è una località iconica e impressa a fuoco nella memoria di chi ha avuto l’opportunità di visitarla. Inoltre la costante presenza di Mr. X, antagonista insuperabile e capace di starci sempre alle costole, è fonte di angoscia continua fino allo scontro finale.
Sono stati moltissimi i videogiochi che si sono ispirati a Resident Evil II e hanno provato a catturare la stessa atmosfera ma l’originale capolavoro di Capcom resta un prodotto unico per l’impatto che ha avuto sull’industria e in particolare sul genere che rappresenta.
4) The Evil Within
The Evil Within è un videogioco uscito nel 2014 e ideato da Shinji Mikami, leggendario autore della saga di Resident Evil e Devil May Cry.
La storia inizia senza troppi preamboli catapultandoci nei panni del detective Sebastian Castellanos a farci strada fra i macabri corridoi del Beacon Mental Hospital, dove siamo stati incaricati di indagare su un multiplo omicidio.
Molto presto ci accorgiamo che all’interno dell’ospedale alberga un’entita soprannaturale che lo ha reso una località da incubo, popolata dai superstiti che danno la caccia a noi e alla nostra squadra.
A quel punto la trama inizia lentamente ad aumentare di ritmo e ambizione, dando vita a situazioni agghiaccianti in cui non siamo mai sicuri se stiamo vivendo una finzione o ci troviamo nel mondo reale.
The Evil Within è un gioco che punta a sfruttare i risvolti psicologici di una storia in cui la sanità mentale di Sebastian è sempre messa in discussione. Mikami mette al centro della sua opera il tema della follia, creando un videogioco che si distingue per molti versi dalla gran parte degli horror dell’epoca.
A livello grafico, è evidente che il gioco non sia al passo con gli standard moderni. Le texture e le animazioni sono tipiche del periodo iniziale della scorsa generazione di console e non puntano assolutamente al fotorealismo.
Il gameplay invece segue un ritmo piacevole che alterna scene di combattimento a sezioni furtive. La scarsità delle risorse e l’inabilità di Sebastian a muoversi in maniera agile lungo i livelli aumentano il grado di angoscia, dando vita ad un videogioco che ricorda le meccaniche di Resident Evil IV.
5) Five Nights at Freddy’s 2
Five Night at Freddy’s è una serie di videogiochi horror indipendenti creata da Scott Cawthon che ha debuttato nel 2014 su PC e che poi ha trovato successo anche su console.
Si tratta di un’avventura punta e clicca ambientata alla Freddy Fazbear’s Pizza, un locale popolato da animali animatronici che giocano il ruolo dei nemici principali nell’arco di tutta la serie.
Il secondo capitolo della saga è considerato fra i più spaventosi e ci cala nei panni di Jeremy Fitzgerald, guardia notturna della pizzeria che dovrà sopravvivere per cinque notti agli agguati dei perfidi pupazzi.
Rispetto ad altri titoli su questa lista, il videogioco ha una natura più semplice ma nonostante ciò i tranelli tesi dagli sviluppatori ci terranno sempre col fiato sospeso.
Five Nights at Freddy’s si è guadagnato un posto fra i classici del genere horror e riesce a fornire sempre un’esperienza da brividi nonostante le apparenze.
6) Silent Hill 2
L’iconico titolo pubblicato da Konami nel 2001 è universalmente considerato come una delle migliori espressioni del genere horror in forma videoludica e ha contribuito a creare le fondamenta dalle quali è nato l’horror psicologico moderno.
Silent Hill 2 è senza dubbio un classico che abbina una trama agghiacciante ad un’atmosfera costruita in maniera magistrale dalle animazioni ai suoni, passando per elementi diventati simbolici come la nebbia, sempre presente nella cittadina dove il gioco si ambienta.
Gli avvenimenti si sviluppano intorno al personaggio di James Sunderland, recatosi a Silent Hill dopo aver ricevuto una lettera dalla defunta moglie. Questa premessa viene stravolta durante le vicende del gioco, che racconta la discesa nella follia del protagonista, tormentato dai sensi di colpa e dagli incubi del suo passato.
Tutti i traumi di James prendono vita durante la sua permanenza a Silent Hill e noi potremo essere testimoni del lento deteriorarsi della sua psiche.
Silent Hill 2 è un capolovoro unico e irripetibile che ha segnato il genere horror e ha dimostrato quanto efficacemente un videogame può trasmettere forti emozioni.
7) Until Dawn
Until Dawn rappresenta l’esordio horror di Supermassive Games, sviluppatori ormai diventati esperti del genere grazie alla saga The Dark Pictures Antology.
Il gioco prende la forma di un’avventura grafica interattiva, nella quale dovremo decidere le sorti di otto ragazzi intrappolati in una casa sulle montagne canadesi, popolata da oscure presenze che tentano di ucciderli.
La trama è l’attrattiva principale di questo titolo, che si ispira fortemente ai film horror di fine anni ’90 riprendendo molte delle caratteristiche tipiche di questo genere di pellicole.
La storia del gruppo di ragazzi ci intrattiene per circa una decina di ore, durante le quali faremo di tutto per poterli salvare dalla fine orribile che rischiano di fare.
Il gameplay di Until Dawn è molto limitato ed è un’esperienza che si avvicina a quella di un film interattivo, ormai diventato un marchio di fabbrica di Supermassive Games.
La formula innovativa e un cast di primo livello rendono questa esclusiva PlayStation 4 un’esperienza da non perdere.
8) Dead Space
Dead Space è una pietra miliare del genere survival-horror, si tratta di un videogioco unico finito inaspettatamente sotto i riflettori e che ha influenzato l’industria negli anni a venire.
Gli eventi ruotano attorno a Isaac Clarke, un ingegnere inviato insieme alla sua squadra sull’astronave USG Ishimura per riparare il guasto meccanico che ha apparentemente causato il suo arresto in orbita.
Una volta messo piede sulla Ishimura però ci accorgeremo che la realtà è ben più macabra di quella che ci aspettassimo e ci ritroveremo su un’astronave infestata da forme di vita aliene chiamate Necromorfi. Questi mostruosi nemici si impossessano dei corpi delle loro vittime mutandoli in modi orribili e funzionali alle loro tendenze aggressive.
Nei panni di Isaac dovremo cercare di farci largo fra le stanze della Ishimura neutralizzando i Necromorfi e cercando di indagare e scoprere le motivazioni alla base del disastro.
Oltre alla trama avvincente, Dead Space propone un sistema di combattimento unico e originale, secondo il quale i Necromorfi non vanno semplicemente abbattuti ma vanno neutralizzati colpendo e separando i loro arti dal corpo.
Questa meccanica crea un modo di affrontare le minacce del gioco completamente diversa rispetto ad altri titoli contemporanei. Un altro punto di forza è senza dubbio l’atmosfera della Ishimura.
Le grafiche non sono all’avanguardia ma gli ambienti dell’astronave, uniti all’utilizzo impeccabile dei suoni, creano una sensazione di pericolo e terrore che ci accompagna per tutta l’avventura e non ci permette mai di sentirci al sicuro.
9) Amnesia: The Dark Descent
Il titolo indie sviluppato dagli svedesi di Frictional Games è stato rilasciato nel 2010 ed è diventato un cult del genere survival horror, precedendo il rinascimento che il genere ha conosciuto negli ultimi anni.
Nei panni del protagonista di nome Daniel ci svegliamo all’interno del Castello di Brennenburg, senza alcun ricordo degli eventi che hanno preceduto l’inizio del gioco. Gli unici indizi riguardo al contesto vengono dati da lettere trovate in giro per il castello, fra cui una scritta proprio da Daniel a se stesso in cui si intima di uccidere un certo Alexander.
Seguirà una discesa nelle aree sotterranee del castello che simboleggia anche lo scivolare del protagonista verso la follia. Durante gli eventi del gioco infatti, non dovremo preoccuparci solo della nostra salute fisica ma anche della nostra sanità mentale che, se scenderà sotto una certa soglia avrà conseguenze concrete. Queste partono da lievi tremolii dello schermo fino ad arrivare a vere e proprie allucinazioni.
Saremo costretti quindi a rifugiarci vicino a fonti di luce per non impazzire, guardandoci però sempre le spalle dalle spaventose presenze che popolano il castello.
Amnesia: The Dark Descent è negli anni diventato un classico e, sebbene le grafiche siano ormai datate, resta uno dei capolavori che più ha influenzato il genere horror negli ultimi decenni.
10) Forbidden Siren
Forbidden Siren è un videogame horror giapponese, rilasciato in Occidente nel 2004 in esclusiva per la PlayStation 2. La trama si ambienta in un piccolo villagio chiamato Hanuda che viene colpito da un violento terremoto.
Il cataclisma causa la comparsa di un misterioso mare di colore rosso che trasforma le persone in Shibito, corpi rianimati dal potere soprannaturale celato in questo misterioso mare.
Il videogioco segue le vicende di dieci sopravvissuti al disastro che tentano di scappare dal villaggio e dalla minaccia degli Shibito. Le vicende dei protagonisti vengono raccontate in modo antologico, con capitoli separati e dedicati a ciascuno dei personaggi, le quali si intrecciano per creare una storia omogenea.
I livelli sono bui e difficili da navigare senza l’aiuto di una torcia, che ci costringe a valutare costantemente quando muoverci e se farlo in maniera furtiva.
La meccanica sicuramente più innovativa è quella della modalità Sigtjack. Questa prevede il poter entrare in contatto con la mente degli Shibito e vedere il mondo dalla loro prospettiva, permettendoci di pianificare meglio il nostro percorso verso la salvezza.
Forbidden Siren è un titolo assolutamente originale che si è guadagnato una cerchia di seguaci affezionati e che ha introdotto nuovi elementi nel panorama horror degli anni 2000.