Ritorno al Futuro 3: Michael J. Fox è quasi morto sul set

Nel suo libro di memorie, Michael J. Fox ha raccontato di quando è quasi morto sul set di Ritorno al Futuro 3

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Ritorno al Futuro (qui 15 curiosità a tema) è una delle trilogie più amate, importanti e influenti della storia del cinema. I tre film ebbero il merito di lanciare nell’Olimpo del cinema un giovanissimo Michael J. Fox che tuttavia rischiò seriamente di morire sul set della terza pellicola, nella scena nella quale viene impiccato Buford “Mad Dog” Tannen e viene salvato all’ultimo momento da Doc.

Nel suo libro di memorie del 2003 Lucky Man, l’attore ha rivelato che, in una ripresa, qualcosa durante lo stunt è andato storta col cappio che si era effettivamente stretto attorno al suo collo mentre i membri della troupe guardavano, ignari di ciò che stava accadendo e pensando che fosse parte della performance attoriale.

Mentre infatti una controfigura eseguiva le inquadrature ampie di un Marty penzolante che lottava in aria, l’attore era effettivamente in scena per l’inquadratura in primo piano. Questo però che significa che non era necessario che Fox fosse effettivamente sospeso. Il piano originale dunque prevedeva che recitasse stando in piedi su una piccola scatola. Dopo alcune riprese, tuttavia, la troupe ha pensato che l’effetto non era abbastanza realistico. Con una mossa che si sarebbe quasi rivelata mortale, Fox si è offerto di provare l’acrobazia senza la scatola, riuscendo a infilare con successo la mano tra la corda e il collo per evitare che si stringesse al punto da non poter respirare.

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Questo ha funzionato bene per le prime due riprese, ma alla terza ho calcolato male il posizionamento della mia mano – ha scritto l’attore. 

In quella ripresa, ha detto che la sua carotide si era bloccata, portandolo a perdere conoscenza. Ciò che è ancora più spaventoso è che, all’inizio, nessuno della troupe o degli altri attori si era nemmeno reso conto che Fox stesse davvero soffocando. Pensavano semplicemente che stesse recitando bene.

Ho oscillato privo di sensi alla fine della corda per diversi secondi prima che Bob Zemeckis, per quanto mio fan, si rendesse conto che nemmeno io ero così un bravo attore

Assurdo.

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