La musica di Inside, bellissimo gioco indie del 2016 dai creatori di Limbo, è stata realizzata sfruttando i suoni prodotti… con un teschio umano. Lo sapevate?
Inside è un gioco indie del 2016 realizzato dagli ideatori dell’acclamato Limbo: due titoli molto simili, colmi di mistero e dall’atmosfera unica. Entrambi i giochi richiamano le avventure 2D side-scrolling del passato, con elementi puzzle e momenti di tensione simili a titoli come Heart of Darkness, ma caratterizzandosi con colori spenti e cupi, ambienti grotteschi e trame criptiche.
Lo splendido risultato, nel caso di Inside, è stato raggiunto tramite la costruzione perfetta di una serie di elementi peculiari tra i quali la musica. La quale, spiega il sound designer Martin Stig Andersen, è stata realizzata con l’ausilio di un vero teschio umano. Qualcosa che in effetti, anche solo a dirlo, calza a pennello a questo gioco.
Spiega Andersen: “Ho avuto l’idea di base di ricreare i suoni come sarebbero se suonassero all’interno della tua testa. Questo è il pensiero curioso che mi ha portato ad acquistare un teschio umano e a farci degli esperimenti. Non volevo davvero sentire musica sintetizzata nel gioco”.
“Ho cercato di farla, ma mi sembrava troppo un’affermazione, come se stessimo cercando di esprimere qualcosa ascrivendoci ad uno specifico genere. Non penso che sia appropriato per un gioco come Inside, un gioco piccolo che è tutto relativo alla creazione del suo mondo unico”.
“Ma quando le ho suonate [le musiche] attraverso un teschio, il suono ha assunto un’altra qualità. Durante lo sviluppo [del gioco] abbiamo acquisito un’intuizione per il tipo di ambiente che risuonava meglio all’interno del teschio. Il risultato finale, dopo il post-processing, è in generale un po’ tetro e freddo”.
“Il suono possiede quasi un brivido. Alla fine, tutti i denti sono caduti dal teschio a causa delle vibrazioni, ma quando c’erano ancora creavano questa piccolo suono vibrante che penso fosse disturbante ma anche stranamente familiare per la gente. Perché, in un certo senso, tutti sappiamo“. Che dire: incredibile.