Edge of Tomorrow, film di Doug Liman del 2014 vede Tom Cruise protagonista nei panni del maggiore William Cage, un ufficiale che non ha mai combattuto un solo giorno e che viene lanciato in una missione suicida. Ucciso in pochi minuti, si ritrova inspiegabilmente gettato in un loop temporale, che lo costringe a vivere lo stesso brutale combattimento ancora e ancora, combattendo e morendo ancora. Ma con ogni battaglia, Cage diventa in grado di ingaggiare gli avversari con crescente abilità , grazie anche all’aiuto del soldato delle forze speciali Rita Vratas, interpretata da Emily Blunt. L’attrice, in un recente episodio del podcast Apple SmartLes ha parlato del difficile rapporto avuto con Cruise sul set.
Abbiamo dovuto indossare questi esoscheletri, che penso sarebbe stato fantastico se li avessimo realizzati in CGI, ma volevamo farlo in modo tattile – ha detto. Quando senti la parola tattile pensi che suoni piacevole e accogliente. Ma non c’era niente di accogliente in quei completi.
Erano circa 40 chili, erano così pesanti. La prima volta che l’ho indossato ho iniziato a piangere e [Tom] non sapeva cosa fare. Mi fissava e diceva: “Lo so, lo so”. E io: “Tom, non so come farò a superare queste riprese” e ho iniziato a piangere. Ho detto “Sono in preda al panico per l’intero lavoro”. Mi ha semplicemente fissato a lungo, non sapendo cosa fare, e ha detto: “Dai, smettila di fare la femminuccia, ok?”
La Blunt, parlando recentemente con The Telegraph, ha spiegato di ritenere le parti definite “femminili forti” noiose.
È la cosa peggiore in assoluto quando apri una sceneggiatura e leggi le parole ‘protagonista femminile forte’ – aveva detto l’attrice di A Quiet Place. Mi fa alzare gli occhi al cielo. Sono già fuori dal progetto. Mi annoiano. Quei ruoli sono scritti in modo incredibilmente stoico, passi tutto il tempo a recitare in modo duro e a dire cose difficili.
Che ne pensate di queste parole? Avete apprezzato Edge of Tomorrow? Ditecelo nei commenti.
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