Hanno fatto molto discutere le recenti dichiarazioni fatte da Quentin Tarantino ospite del podcast 2 Bears, 1 Cave dove ha criticato il fatto che con la Marvelizzazione di Hollywood non esistano più star del cinema. Queste parole hanno riportato in auge una vecchia intervista che Anthony Mackie, volto di Falcon nel MCU, ha rilasciato al Comic-Con di Londra del 2018. In quel caso l’attore disse cose molto simile a quelle dette dal regista di Pulp Fiction.
Non ci sono più star del cinema – aveva spiegato Mackie. Tipo, Anthony Mackie non è una star del cinema. Falcon è una star del cinema. Ed è questo che è strano. Prima con Tom Cruise, Will Smith, Stallone e Schwarzenegger, quando andavi al cinema, andavi a vedere il film di Stallone. Sei andato a vedere il film di Schwarzenegger. Ora vai a vedere gli X-Men. Quindi l’evoluzione del supereroe ha significato la morte della star del cinema. Adesso è un’era diversa. [Hollywood fa] film per un pubblico specifico invece di pensare solo a fare buoni film. Ed è per questo che la gente ha smesso di andare al cinema, perché la maggior parte dei film fa schifo.
Queste parole di Mackie sono davvero simili a quanto detto da Tarantino qualche giorno fa.
La Marvelizzazione di Hollywood si basa sul fatto che ora abbiamo tutti questi attori che sono diventati famosi interpretando questi personaggi. Ma non sono vere star del cinema. È Captain America la star. O Thor. Non sono la prima persona a dirlo, penso sia stata detta tantissime volte. Le vere star sono i personaggi dei franchise. Non voglio neanche sminuirli, francamente. Ma è la verità: è questa l’eredità della Marvelizzazione dei film di Hollywood
Non li amo. E non li odio, va bene. Ma non li amo. Collezionavo i fumetti Marvel come un matto quando ero bambino. Se questi film fossero usciti quando avevo vent’anni, sarei stato fottutamente felice e li avrei totalmente amati. Ma non sarebbero neanche stati gli unici film ad essere realizzati. Sarebbero solo film tra gli altri. M ho quasi 60 anni, quindi sì. No, non sono così entusiasta di vederli.
La mia unica critica contro di loro è che sembrano essere le uniche cose prodotte. E sono le uniche cose che sembrano generare qualsiasi tipo di eccitazione tra i fan o per lo studio che le realizza. Questo è ciò di cui le persone sono entusiaste. E quindi sono l’intera rappresentazione di questa era cinematografica. Non c’è davvero spazio per nient’altro. Questo è il mio problema.