Tom Meighan parla per la prima volta chiaramente e con rancore degli ex-compagni di band dopo la sua cacciata dai Kasabian
Al vetriolo le parole di Tom Meighan, ex-cantante dei Kasabian, dopo la sua cacciata dalla band di due anni fa. Di tempo ne è passato e dopo aver scontato la pena per l’aggressione ai danni della fidanzata(ora moglie) Vikki Ager, l’artista inglese si sta preparando da tempo al debutto da solita al di fuori della band.
Questo mentre nel frattempo Sergio Pizzorno, principale autore, chitarrista e di fatto leader della formazione fin dal 2005, ha assunto a pieno titolo anche il ruolo di cantante e frontman dei Kasabian. In una nuova intervista per la prima volta Meighan rivela rancori sopiti e questioni rimaste in sospeso, laddove finora sembrava esserci stata solo una separazione dolorosa ma “amichevole”.
“Mi sembra di essere stato sorvegliato” racconta Meighan “Sergio si è avvicinato e avvicinato ad essere il frontman per lungo tempo. In pratica mi hanno messo in una gabbia e mi hanno fatto uscire per poi mettermi dentro di nuovo. [Lui è] un leader molto, molto egoistico. Così stanno le cose”.
“In realtà si era scritto un contratto qualche anno fa. In pratica mi stavano siglando fuori dalla band prima [ancora del 2020], diversi anni fa. Nessuno lo sa questo. Tutto è shh! Hanno cercato di imbavagliarmi così che non parlassi e mi hanno dato un po’ di soldi per tenere la bocca chiusa di modo che non dicessi più nulla della band”.
“Voglio essere chiaro su questo: tutto riguardava alcuni soldi sulle pubblicazioni. Hanno cercato di far penzolare una carota [davanti al mio naso] perché mi servivano i soldi e non volevo firmare. Ma se avessi firmato avrei avuto i soldi del patteggiamento e non avrei mai più potuto parlare della band”.
“Penso che fosse il volere di Sergio. Penso che l’abbia fatta finita con me perché ero il frontman da così tanti anni e vedevo che questo lo faceva uscire di testa [it did his head in]. Lui è una persona molto ‘io, io’ e voleva essere frontman e ora ce l’ha fatta. Ma se io non sono più nella band dovrebbero almeno cambiarsi il nome”.
“Ho tanti bei ricordi con loro e li terrò cari fino al giorno della mia morte. Loro sono i miei fratelli e sono ancora i miei fratelli, ma al momento devo proprio dire le cose come stanno e loro sono stati degli stronzi, e questo è [it is what it is]”. Sembra quindi che quanto avvenuto nel 2020 sia stato solo l’evento culminante di una diatriba ben più complessa e longeva, invisibile agli occhi del pubblico.
Non è difficile giudicare chi siano i vincitori: i Kasabian con Pizzorno hanno pubblicato The Alchemist’s Euphoria questo agosto e il disco ha avuto un grande successo di pubblico, che ha anche accolto la nuova formazione senza remore. Meighan deve ancora annunciare il suo primo album da solista e non è difficile vedere come la situazione lo porti a tergiversare.