Gli appassionati della saga di Horizon sperano di poter giocare prima o poi il nuovo titolo in VR anche su PS4 e PS5 o su altre piattaforme e senza headset
Call of the Mountain, il nuovo titolo spin-off della saga di Horizon annunciato per il febbraio 2023, sarà come sappiamo progettato per il sistema PSVR2, il nuovo set di immersività totale studiato da PlayStation per la VR (virtual reality). il VR2 uscirà contestualmente, il 23 febbraio 2023, con il gioco come titolo di lancio del nuovo dispositivo.
Molti fan della saga, tuttavia, non sono contenti e per ragioni piuttosto ovvie. Prima di tutto, in parecchi non si dicono entusiasti (anche per ragioni puramente economiche) della necessità di dover acquistare un headset tutto nuovo al fine di giocare un unico titolo (anche se poi, presumibilmente, se ne aggiungeranno degli altri).
Si prevede infatti per il nuovo set un prezzo di 600 dollari, più di una PlayStation 5 nuova, e per parecchi il costo non vale l’interesse. Ma è solo l’inizio: il fatto che Call of the Mountain sia, anche come gameplay (vedi video qui sotto) studiato per la fruizione in VR taglia potenzialmente fuori tutti coloro che non apprezzano particolarmente questa tecnologia.
Ossia: chi è cresciuto con giochi 3D, third-person, single player e story-driven si troverà qui in un tipo di gioco completamente diverso. Che poi, nei sistemi VR già in uso, ha in passato portato a segnalare vari disturbi (come nausea) dovuti ai movimenti necessari per utilizzare gli headset. Insomma: non va dato per scontato che, per quanto nuova affascinante tecnologia, la VR possa essere amata da tutti.
I fan della saga che hanno giocato i primi due titoli, Zero Dawn e Forbidden West, su PS4 e PS5 (o su PC) si trovano quindi a dover comprare un nuovo dispositivo, per giunta compatibile solo con PS5 (finita l’era della PS4), per poter giocare un solo titolo che non è nemmeno il sequel ufficiale della serie, ma solo uno spin-off.
E qui si pone però un altro problema, che riguarda la continuità narrativa del titoli: è stato annunciato che in Call of the Mountain apparirà anche Aloy, la principale protagonista della serie di Horizon. E ora i fan sono preoccupati di potersi perdere un pezzo di trama importante e che verrà poi ripreso nel terzo titolo della saga, quando uscirà.
Improbabile che avvenga, va detto, dato che Guerrilla Games dovrà certamente tenere il conto del fatto che non tutti i fan della saga accorreranno ad acquistare il nuovo gioco e il nuovo headset, per motivi come abbiamo detto economici ma anche di mancato gradimento della nuova realtà videoludica.
E c’è però da tenere presente che i tempi stanno cambiando rapidamente e se la VR non rappresenta ancora la tipologia di gioco predominante c’è da prevedere che lo sarà entro la fine del decennio, di pari passo con l’imposizione della realtà immersiva di Meta e con la scomparsa delle console per l’home gaming e di controller e l’affermazione di servizi per il gaming online in abbonamento.
Detto questo, sarebbe saggio per Guerrilla e per PlayStation, e almeno per il momento presente, studiare una versione di Call of the Mountain compatibile, nel prossimo futuro, almeno anche per la PS5 (senza VR) e per PC, in modo da dare anche ai gamer della vecchia guardia la possibilità di goderselo appieno.