Diabolik – Ginko all’attacco! Recensione del film dei Manetti Bros.
Al cinema da questo 17 Novembre il secondo capitolo della trilogia dedicata al Re del crimine: Diabolik - Ginko all'attacco! dei Manetti Bros, con Giacomo Gianniotti Miriam Leone e Valerio Mastandrea. La nostra recensione.
Non un sequel ma un vero e proprio reboot. Così i Manetti Bros presentano il secondo capitolo della trilogia dedicata al Re del crimine: Diabolik – Ginko all’attacco! al cinema da questo 17 Novembre.
Dopo la nostra intervista con i Manetti Bros e Giacomo Gianniotti, procediamo allora alla nostra recensione di questo film dall’eleganza micidiale, prodotto del “mix totale” tra immagine e suono, azione e colonna sonora.
Marco e Antonio Manetti, Pivio e Aldo De Scalzi, Diodato e il montatore Federico Maneschi hanno intessuto una vera e propria partitura audiovisiva, calibrata fino ai dettagli infinitesimali, capace di esercitare sullo spettatore un potere ipnotico. In fondo, lo stesso che Diabolik esercita sulle proprie vittime.
Chiude il cerchio il nuovo Diabolik, Giacomo Gianniotti, star di Grey’s Anatomy che riesce a far dimenticare completamente il Dottor De Luca, muta pelle, movenze e sguardo, per immergersi integralmente in quella dimensione parallela rappresentata da Clerville, e nella memoria vivente del poliziottesco all’italiana.
Diabolik – Ginko all’attacco! La trama
Con un geniale stratagemma l’Ispettore Ginko (Valerio Mastandrea) riesce a scoprire il nascondiglio di Eva Kant (Miriam Leone) e Diabolik (Giacomo Gianniotti), privandoli non solo del loro rifugio e delle immense ricchezze della sua refurtiva, ma anche delle famigerate maschere, che hanno consentito loro di sfuggire sistematicamente alla giustizia.
Separati, apparentemente con le spalle al muro, Diabolik ed Eva Kant sembrano davvero alla fine della loro folle corsa. E pur di catturare il criminale che è diventato la sua ossessione, Ginko è disposto anche a mettere da parte il suo amore e la relazione segreta con la Duchessa Altea di Vallemberg (Monica Bellucci).
Un Diabolik perfettamente nella parte, Giacomo Gianniotti, capace di restituire tutte le sfumature di questo anti-eroe dall’animo romantico. Un criminale e un assassino feroce, dalla crudeltà spietata, eppure legato indissolubilmente al suo amore per Eva. Una dimensione altra, quella di Clerville e degli anni ’60, ricreata dai Manetti Bros.
E su tutto una partitura audiovisiva che attraversa il film come un tappeto sonoro continuo, dove personaggi e azione si accordano nei termini di una armonia praticamente perfetta. Questi gli ingredienti segreti che fanno di Diabolik – Ginko all’attacco! un film assolutamente unico nel suo genere, che nulla deve ai cinecomic contemporanei.
Se al primo capitolo, Diabolik, parte della critica aveva imputato una sorta di dilatazione nel ritmo, i Manetti Bros rispondono con un’opera impeccabile nel contenuto e la forma, forte della magnifica colonna sonora che Pivio e Aldo De Scalzi hanno creato reinterpretando e variando i temi del poliziottesco all’italiana, dei Goblin, del prog italiano degli anni ’70.
Insieme alle musiche ispirate dai Goblin o da Luis Bavalov con gli Osanna, autori della colonna sonora di Milano calibro 9 di Fernando Di Leo, il cinefumetto si veste così di volta in volta dei colori del Thriller, del Poliziesco e perfino della commedia romantica, che vede per la prima volta l’ineffabile Ispettore Ginko alle prese con il turbamento d’amore.
Questa nuova linea narrativa, innestata dai Manetti e Michelangelo La Neve nella trama del numero 16 del fumetto creato dalle Sorelle Giussani, è un altro degli elementi vincenti del film, pronto a regalare nuove sfumature a quell’antagonista che è a tutti gli effetti un co-protagonista, magnificamente interpretato da Valerio Mastandrea.
Il risultato è un film che seduce e intrattiene, una assoluta anomalia rispetto al panorama cinematografico italiano, carico di memorie del cinema di genere degli anni ’60 e ’70 ma al tempo stesso assolutamente contemporaneo.
Sappiamo che i registi, Giacomo Gianniotti, Miriam Leone e Valerio Mastandrea sono già al lavoro sul terzo capitolo. E noi non possiamo che sperare che la serie cinematografica prosegua anche oltre i confini della trilogia, regalandoci tante altre incursioni nel mondo di Clerville e del più celebre fumetto nero italiano.