The Sandman, Neil Gaiman risponde alle critiche

Neil Gaiman, autore di The Sandman, ha risposto alle critiche relative al casting di alcuni personaggio nell'adattamento di Netflix

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Qualche mese fa Netflix ha rilasciato la prima stagione di The Sandman, adattamento dell’amatissimo fumetto di Neil Gaiman. Sebbene sia stata una serie molto apprezzata, tanto da essersi guadagnata un rinnovo per una seconda stagione (qui i dettagli) non sono mancante le critiche di parte dell’utenza. In particolare molte delle accuse sono state relative al casting di alcuni personaggi, il cui sesso o etnia è cambiato rispetto aila controparte cartacea. Parlando con Inverse, lo stesso Gaiman ha parlato di queste critiche spiega che chi le muove, per lui, non è un vero fan del fumetto.

Di tanto in tanto la gente ci urlava contro per aver inventato tutti questi personaggi gay che non lo erano nei fumetti, e gli chiedevamo: “Hai letto i fumetti?” E loro dicevano “No”. E dicevamo: “Erano gay nei fumetti”. E loro: “Siete semplicemente ‘woke’ e nessuno guarderà il vostro orribile show!”. E siamo stati al primo posto delle serie più viste al mondo per quattro settimane.

Andando avanti Gaiman ha spiegato che i veri fan del fumetto non hanno preso male i vari casting come quello di Morte, interpretata nella serie da Kirby Howell-Baptiste. Questo perché loro sanno che Gli Eterni appaiono come le persone che li guardano pensano che siano.

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Le persone che si sono arrabbiate per il casting di Lucifero (Gwendoline Christie) ed erano indignate per il “cambio di genere” ancora una volta, non erano fan di The Sandman perché altrimenti avrebbero saputo che Lucifero appare come un David Bowie androgino e non ha genitali perché è un angelo.

Avrei scelto David Bowie com’era prima di morire, perché l’idea era che Lucifero doveva sembrare un bellissimo angelo. Avrei assolutamente scelto David Bowie se avessimo avuto una macchina del tempo e un dispositivo di clonazione e avremmo potuto avere David in qualsiasi momento tra il suo ventesimo compleanno e diciamo il suo cinquantesimo compleanno, e allora avrei fatto il casting. Ma, sospetto che David avrebbe potuto benissimo vedere Gwendoline recitare la parte perché era qualcuno a cui è stato chiesto chi gli sarebbe piaciuto che lo interpretasse in un film biografico e la sua risposta è stata Tilda Swinton. Quindi probabilmente gli sarebbe piaciuto vedere Gwendoline.

Altre persone arrabbiate a volte erano i fan di Tom Ellis, che dicevano “Adoro Tom Ellis! Lucifero è basato su di lui, perché non l’hai scelto?” E onestamente, non lo è. È un adorabile ribelle. Non sarebbe andato bene in The Sandman perché dovevamo trovare qualcuno che faccia spaventare la gente.

E un’altra controverisa era quella relativa a Lady Johanna Constantine (Jenna Coleman). Ancora una volta, le persone dicevano: “Perché hai cambiato il genere di John Constantine e perché l’hai sostituito con questo personaggio immaginario che non abbiamo mai visto prima nei fumetti?” Ma i fan di Sandman sanno che era un personaggio introdotto in The Sandman n. 13 nel 1989 e che ha numerose avventure nella storia. Quindi è stato molto più economico per noi prenderla e farla interpretare a Jenna.

Che ne pensate?

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