Cabinet of Curiosities 2: la lista dei sogni di Del Toro
Parlando con IndieWire, Guillermo Del Toro ha rivelato la lista dei registi con cui vorrebbe lavorare per la seconda stagione di Cabinet of Curiosities
Da qualche settimana è arrivata su Netflix Cabinet of Curiosities, miniserie ideata da Guillermo del Toro. Si tratta di un’antologia horror composta da 8 episodi, onguno dei quali diretto da un regista diversi e tutti con cast diversi (qui la nostra recensione). Lo show ha ottenuto un grande successo e per questo la piattaforma della grande N. sembra essere intenzionata a rinnovarlo per una seconda stagione. Il cineasta messicano sta già dunque pensando al roster di registi da reclutare per dirigere i prossimi episodi. Parlando con Indiewire, il regista di Hellboy ha svelato di avere già in mente qualche nome.
Tutta la mia carriera, anche nelle fasi iniziali, è stata dedicata al supporto della comunità . Più hai un’agenzia, più puoi supportarla. Quindi ho supportato Jorge Gutierrez con “Book of Life” o Andy Muscetti con “Mammal” o Juan Antonio Bayona con “Orphanage”. Ma con un’antologia puoi supportare otto registi in un colpo solo.
Ho una lista [per la prossima stagione di Cabinet of Curiosities ndr]. Ad esempio, abbiamo provato a prendere Jayro Bustamente prima e non ha potuto esserci a causa del COVID. Se penso ai registi messicani, c’è Isaa Lopez. Stava per dirigere uno degli episodi quando ha ottenuto “True Detective” e non poteva farlo. Boots Riley ha scritto e avrebbe diretto un episodio ma ha ottenuto il via libera alla sua serie. Potrei rovinarti l’intera seconda stagione, ma non lo farò.
Sebbene del Toro non abbia ancora diretto alcun episodio de Cabinet of Curiosities, i fan potranno comunque vedere il suo talento di scrittore nella seconda stagione. Il vincitore dell’Oscar ha spiegato che vuole ancora un ruolo creativo nella serie, anche se cede il controllo ai registi
Vorrei scrivere le storie di apertura e chiusura della prossima stagione e lasciare il centro agli altri. Quello che faccio è curare storie che non sono state fatte che potrebbero andare bene con il regista. Ad esempio, “The Autopsy” era una storia venerata tra i lettori dell’horror ma non era molto conosciuta e ritenuta inadattabile. Quindi ho detto, adattiamolo.