Twitter: comica impersona Elon Musk, lui la banna

La comica Kathy Griffin ha cambiato il proprio nome su Twitter in Elon Musk per prendersi gioco di lui ed è stata bannata

Elon musk
Credits: TED / YouTube
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Continuano i problemi su Twitter a seguito delle regole volute dal nuovo proprietario Elon Musk. Dopo aver acquistato il celebre social network per 44 miliardi di dollari, il magnate ha cambiato la normativa riguardanti le spunte blu, il mezzo col quale veniva confermata l’identità di una celebrità. Ora posono infatti essere acquistate da chiunque pagando la modica cifra di 8 dollari al mese. Questo servirà per aumentare gli introiti di Twitter ma ha anche un riscontro pericoloso. Infatti è facilissimo per chiunque fingere di essere di una persona famosa. E, ironicamente, questo è accaduto allo stesso Elon Musk.

La comica americana Kathy Griffin ha infatti sfruttato questo cambio normativo per cambiare il proprio nome su Twitter per fingere di essere proprio il CEO di Tesla e prendersi gioco di lui. Tuttavia questa cosa non è piaciuta a Musk che l’ha immediatamente bannata. Sorte molto simile anche per a molti altri utenti, meno celebri, che hanno avuto la stessa idea.

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Questo è il secondo caso molto simile che è capitato nell’arco di pochissimo tempo. Qualche giorno fa infatti l’utente Cade-Onder, dopo aver acquistato la spunta, ha cambiato foto profilo e nickname fingendo di essere niente meno che Tobey Maguire. Come se non bastasse ha poi creato un rapido fotomontaggio col quale ha “annunciato” il quarto capitolo della saga di Spider-Man di Sam Raimi. Sebbene fosse facilmente constatabile la sua vera identità, internet è letteralmente impazzito a questo notizia, portando il post in question a oltre 27 mila mi piace con oltre 4 mila re-tweet.

Il problema relativo a questa nuova versione delle spunte blu di Twitter era stato al centro di un breve diverbio online tra Elon Musk e Alexandria Ocasio-Cortez, figura portante della sinistra americana. La politica aveva infatti scritto su Twitter: mi fa molto ridere che un miliardario cerchi seriamente di vendere alla gente l’idea che la ‘libertà di espressione’ costì in realtà 8 dollari al mese in base ad un piano di abbonamento. Provocazione alla quale il magnate aveva risposto ironico Grazie del feedback, ora pagami 8 dollari

Vedremo se questa serie di problematiche farà cambiare idea a Musk, staremo vedere.

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