Anche quest’anno Trieste Science + Fiction Festival ha selezionato per noi il meglio dell’underground internazionale in terminni di Sci-Fi, Horror e Fantasy. E a vincere il Premio del pubblico non poteva che essere il debordante, divertentissimo Mad Heidi di Johannes Hartmann e Sandro Klopfstein, primo esemplare di Swissploitation mai prodotto.
Il Festival prosegue ora in versione online attraverso SciFiClub.it, la piattaforma disponibile all’interno dell’abbonamento MYmovies ONE. Dal 7 al 13 novembre verranno aggiunti nuovi titoli originali in esclusiva per il pubblico in streaming, insieme alle repliche dei cortometraggi ed un Best of dalle passate edizioni di Trieste Science + Fiction Festival.
Quanto al nostro Mad Heidi, niente paura. Si tratta infatti di un film totalmente indipendente, dalla produzione alla distribuzione. Finanziato attraverso il crowdfunding, nei paesi dove non è previsto il passaggio in sala, come l’Italia, il film sarà comunque reso disponibile dagli autori il prossimo 8 dicembre direttamente sul sito madheidi.com
E noi non possiamo che consigliarvi di divertirvi con questa sanguinaria Heidi in versione sovversiva, creata da due registi, Johannes Hartmann e Sandro Klopfstein, che non hanno alcuna remora a presentarsi semplicemente come “exploitation film nerds”.
Mad Heidi: La trama
In un futuro distopico la neutrale Svizzera è passata sotto la dittatura neonazista del Presidente Meili (Casper Van Dien). Il Formaggio Meili è l’unico cibo ammesso a livello nazionale, mentre gli intolleranti al lattosio sono considerati nemici dello stato, con tanto di numero verde per le segnalazioni anonime alla polizia politica.
Il fidanzato di Heidi (Alice Lucy), Goat Peter (Kel Matsena) è un ribelle impegnato proprio nel traffico di cibi proibiti. Viene così catturato e giustiziato proprio sotto gli occhi di Heidi, a sua volta arrestata e condotta in un centro carcerario progettato per la rieducazione delle ragazze sovversive.
Qui Heidi affronta stoicamente le torture, scopre il proprio lato più sanguinario e progetta di coinvolgere le sue compagne di detenzione in un progetto di definitiva rivolta alla dittatura di Meili.
Mad Heidi: Recensione
Tra distopia, splatter, commedia nera, humour demenziale e un dichiarato debito di gratitudine al cinema di Russ Meyer e Quentin Tarantino, i prodi Johannes Hartmann e Sandro Klopfstein danno fuoco alle polveri dell’immaginario Exploitation, procedendo ad una inedita rivisitazione in chiave smaccatamente svizzera.
Tra torture al formaggio fuso, caprette e bellissime ribelli assetate di vendetta, prende vita cosi la Swissploitation, un autentico cortocircuito post-moderno che pesca a piene mani dalla gloriosa tradizione dei B-Movies della Troma Video e arriva a Faster Pussycat, kill kill! di Russ Meyer, Grindhouse e Kill Bill di Quentin Tarantino.
Oltre al lato più demenziale della Nazisploitation il film celebra così la bellezza delle pin-up rivisitate in chiave Gore. Anti-eroine che menano fortissimo, come naturalmente la protagonista Heidi, interpretata dall’esordiente Alice Lucy, acclamata dal pubblico di Trieste Science + Fiction Festival con una vera e propria ovazione a fine anteprima.
D’altra parte, sul lato oscuro di Heidi e il suo ambiguo rapporto con Peter, il nonno e perfino l’amichetta Clara la cinematografia porno si era già espressa. Qui, Hartmann e Klopfstein la celebrano finalmente come donna adulta, indomita, sexy e ironicamente vetero-femminista, in rotta di collisione con i nazisti del formaggio.
Il risultato è un film che diverte come promette, pronto a rilanciare la posta sequenza dopo sequenza, attraverso invenzioni narrative e visive sempre più deliranti, provocatorie e assurde, che pure non annoiano dal primo all’ultimo fotogramma.