Oramai ci siamo quasi. Il prossimo 9 novembre arriverà sugli scaffali God of War Ragnarok secondo e ultimo capitolo della saga Norrena di Kratos e Atreus (qui il clamoroso story trailer). Dunque in questo momento lo sviluppatore Santa Monica e il publisher Playstation sono impegnati nella campagna marketing di uno dei titoli più attesi dell’anno. Recentemente si è tenuta una sessione di domande e risposte con i fan sul canale Discord ufficiale di Santa Monica Studio, durante la quale gli autori del gioco hanno dato qualche risposta su determinate feature. In particolare a Mihir Sheth, Lead Combat Designers della Software House, è stato chiesto se God of War Ragnarok implementerà un sistema di modifica estetica dell’armatura, cosa che i fan hanno richiesto nel primo capitolo della saga nel 2018.
La risposta breve è sì. C’è un modo per farlo… è lì nel gioco – ha detto.
Lo sviluppatore non ha approfondito altri dettagli oltre a questo, quindi i giocatori dovranno scoprire esattamente come funziona la modifica delle armarture nel gioco quando verrà lanciato la prossima settimana.
Per coloro che non sono a conoscenza di come funziona la trasmutazione dell’armatura, essenzialmente questo consente ai giocatori di vestire Kratos con qualsiasi pezzo di armatura esteticamente gradevole che desiderino mantenendo le statistiche di un altro pezzo di armatura equipaggiato. La funzione era assente in God of War del 2018, cosa che costringeva i giocatori a indossare qualche equipaggiamento poco attraente per il bene delle sue statistiche elevate.
Di seguito la sinossi ufficiale di God of War Ragnarok
Il Fimbulwinter è a buon punto. Kratos e Atreus devono viaggiare verso ciascuno dei Nove Regni alla ricerca di risposte mentre le forze asgardiane si preparano per una battaglia profetizzata che metterà fine al mondo. Lungo la strada esploreranno paesaggi mozzafiato e mitici e affronteranno temibili nemici sotto forma di divinità e mostri norreni. La minaccia di Ragnarök si fa sempre più vicina. Kratos e Atreus devono scegliere tra la propria sicurezza e quella dei regni.