The Good Nurse esce oggi su Netflix. Un thriller tratto da una storia realmente accaduta con protagonisti i due premi Oscar Eddie Redmayne e Jessica Chastain. La pellicola è stata presentata al Toronto Film Festival 2022 e vede alla regia Tobias Lindholm, regista danese che nel 2016 fu candidato all’Oscar per A War (Kriegen) per il miglior film straniero.
The Good Nurse, il Trailer
The Good Nurse, il cast
Jessica Chastain nei panni di Amy Loughren Eddie Redmayne nei panni di Charles Cullen Nnamdi Asomugha nei panni di Danny Baldwin Noah Emmerich nei panni di Tim Braun Kim Dickens nei panni di Linda Garran Malik Yoba nei panni di Sam Johnson Alix West Lefler nei panni di Alex Loughren Devyn McDowell nei panni di Maya Loughren
The Good Nurse, la trama (NO Spoiler)
La vicenda narra la storia di Amy Loughren (Jessica Chastain), un’ infermiera che si ritroverà coinvolta in un ‘indagine di polizia che cerca di far luce su numerose e incomprensibili morti negli ospedali. Con lei lo strano collega Charles Cullen (Eddie Redmayne) che si ritroverà ad essere il principale sospettato.
The Good Nurse, la recensione
La pellicola è stata molto ben accolta, soprattutto grazie alla presenza dei due premi Oscar Eddie Redmayne e Jessica Chastain. I quali creano una chimica convincente dalla quale scaturisce due prove attoriali degne di nota. Eddie Redmayne da vita a un personaggio calmo, quasi asettico. Facendo leva sui suoi lineamenti dolci, indossa una maschera di autocommiserazione e negazione, ma che a tratti risulta molto inquietante.
I cinefili più incalliti, non potranno non avvertire qualche leggero mood che rimanda a quello storico film che è Attrazione Fatale con Michael Douglas e Glenn Close. Jessica Chastain ci traghetta da subito in una dimensione di sofferenza che riesce ad attanagliare lo stomaco dello spettatore già dalle prime scene. Ogni scena è irrorata di dolore e si viene trasportati lentamente nel susseguirsi degli eventi, come lo sgocciolio cadenzato di una flebo. The Good Nurse è comunque anche la storia di un’amicizia sincera. Il tutto è molto inquietante e fa riflettere sul fatto che dietro ad ogni faccia amica, anche la più insospettabile, si può celare un mostro.
La fotografia e le inquadrature sono sicuramente di alta fattura. Quel grigiore sterile, quel freddo gelido tipico degli ospedali, perfetti, puliti, ma saturi di sofferenza. Proprio come le inquadrature che sembrano realizzate con stecca e squadra. Disorientano e allo stesso tempo sono un magnete per chi guarda. Aiutano la narrazione come fossero anche loro attori vivi nella messa in scena. Stesso discorso anche per la colonna sonora, disturbante e sempre presente nei momenti giusti aiuta ad accentuare il pathos delle scene. Come anche il rumore del respiratore che da un senso di soffocamento allo spettatore.
The Good Nurse racconta una storia terrificante, sia per il fatto che narra la vicenda reale di uno dei serial killer più prolifici degli Stati Uniti, ma anche per il fatto che porta alla luce le lacune di un sistema sanitario che miete altrettante vittime su ogni fronte. Analizzando più in profondità , ci si trova di fronte anche ad una seconda lettura: quella della denuncia. In un certo qualche modo uno degli antagonisti principali del film è proprio il sistema sanitario Americano, che tende a coprire i fatti criminosi per sollevarsi dalle responsabilità . Un voler nascondere la polvere sotto al tappeto, sempre e solo in nome dei soldi.
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