The Darkest Tales: metroidvania perla made in Italy [RECENSIONE]

Chi non vorrebbe Teddy a difendere il proprio inconscio?

The Darkest Tales
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The Darkest Tales nasce dalle geniali menti degli italiani Trinity Team. Non abbiamo voluto trattenerci dal complimentare gli sviluppatori fin dalla prima frase perché la loro opera racchiude in sé una struttura e un design veramente fuori scala. Come ormai abbiamo potuto constatare, i metroidvania sono un genere mai passato di moda ma che negli ultimi tempi sta splendendo come non mai. Recentemente abbiamo recensito Moonscars, anch’esso un indie recentissimo dello stesso filone. Per filosofia di gameplay e di design però è decisamente agli antipodi rispetto a The Darkest Tales. Seppur quindi parte dello stesso macro-genere e di questa nuova onda di attenzione, i due titoli non potrebbero essere più lontani tra loro.

The Darkest Tales, come gli eroi nascono e si trasformano

Il preambolo che muove la trama del gioco è semplice: Teddy, orsetto di pezza, è chiamato a proteggere la sua padroncina Alicia da una forza oscura che si sta impadronendo della sua mente tramite terribili incubi. Sarà risvegliato da Lucetta, una classica luce da camera che tiene lontana le tenebre dalla stanza della bambina, che con la sua magia porterà se stessa e il prode orsetto nell’inconscio della bambina. Dopo lo spaesamento iniziale, Teddy capirà con chi dovrà combattere e lo farà, inizialmente, con le forbici di cui l’uso era proibito ad Alicia.

Il legame tra il mondo di Alicia e il suo inconscio farà però presto spazio a quest’ultimo. Teddy e Lucetta dovranno infatti attraversare veri e propri mondi creati nella sua mente, ambientazioni legate a doppio filo alle favole. Ogni favola, proprio come nella realtà, contiene al suo interno un messaggio ben preciso, in questo caso rivoltato o rivisto appositamente per affidare ai vari boss di livello una parte di personalità negativa della bambina. Dovremo quindi affrontare l’Odio, l’Avarizia, la Follia e altre sfide con a capo vari protagonisti delle favole rivisitati in chiave dark.

La cosa che ci ha letteralmente lasciati senza fiato è come i vari nemici da sconfiggere siano perfettamente integrati nella trama sia a livello narrativo che di design. Quest’ultimo ci ha veramente emozionato da quanto sia stato perfettamente studiato per rendere i boss unici e perfetti per rappresentare il vizio caratteriale dell’inconscio di Alicia (e in generale del genere umano). Se questo non bastasse, la caratterizzazione accuratissima va addirittura a incidere sul gameplay con idee decisamente brillanti e funzionali al complesso.

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I bellissimi sfondi di gioco

Teddy e le sue gesta

Se a primo sguardo, semplicemente dalla copertina, si può pensare che l’idea di rendere l’orsetto personale di una bambina l’eroe che la salva dai mostri sia banale, Trinity Team è riuscito a ribaltare completamente il tutto proprio con una narrativa stratificata sia nei dialoghi che a schermo. Il protagonista è decisamente irriverente, una sorta di Ted (ebbene sì, l’orsetto dei film) ma senza essere scurrile. La battute si sprecheranno ma nessuna è decontestualizzata, i dialoghi tra Teddy e Lucetta sono ben architettati e riescono a strappare più di una volta un sorriso (cosa non banale).

Se questo non bastasse, al suo interno ci sarà una bellissima e gustosissima citazione a uno dei pilastri videoludici. Senza entrare troppo nel merito, Teddy si ritroverà sull’Isola Che Non C’é, vestito da pirata. In quel contesto troveremo un Genio della Lampada che ricorda uno storico personaggio della saga di Monkey Island. Dobbiamo sinceramente dire che questa e le altre citazioni riguardanti le gesta di Guybrush Threepwood ci hanno letteralmente emozionato. Davvero non poteva esserci omaggio migliore e meglio fatto di quello presente in The Darkest Tales.

The Darkest Tales
La componente dark non manca

Gameplay e profondità

Anche sotto questo aspetto i ragazzi di Trinity Team hanno svolto un ottimo lavoro. Durante i primi passi di Teddy si dovranno prendere un po’ le misure sia sulle trappole che riempiranno il mondo di gioco che sulle hitbox dei nemici. Quest’ultime sono forse l’unica nota migliorabile dell’intera produzione, se proprio vogliamo andare a cercare il pelo nell’uovo. Una volta fatto l’occhio però il gameplay fluido e ben calibrato ci farà esplorare il mondo di gioco in modo veloce e divertente.

Come di consueto, con il proseguire dell’avventura, Teddy troverà potenziamenti e nuove tecniche, dal doppio salto, allo scatto a vere e proprie nuove armi con caratteristiche uniche. Il suo armamento sarà composto da un’arma bianca veloce, un’arma pesante e un’arma a distanza, tutte e tre con alcune alternative trovate nel corso del gioco. Insomma, nelle 6/7 ore di gioco abbondanti la varietà non mancherà di certo.

Oltre a questo infatti il level design farà sì che l’esplorazione non sia mai frustrante ma anzi porti il giocatore alla ricerca di nuovi anfratti e vecchie strade impossibili da intraprendere se non con specifici potenziamenti. Niente mappe labirintiche o immensamente dispersive, gli ambienti sono tutti estremamente ponderati per il proseguo della storia e per un ritorno successivo atto a raccogliere nuovi perk.

Conclusioni

The Darkest Tales ci ha decisamente sorpresi per la complessità del lavoro svolto dal team per rendere facilmente fruibile una storia a prima vista semplice ma che racchiude al suo interno una profondità bellissima. Il design dei boss ci ha letteralmente rapiti e il gameplay divertiti sia in fase di combattimento che in quella esplorativa. Durante il finale ci troveremo di fronte anche a fasi volutamente ostiche. Il nostro consiglio è però, a meno di non volersi godere semplicemente la trama, di giocarlo a livello Difficile fin da subito.

Una fiaba tanto oscura quanto fascinosa, The Darkest Tales è un titolo che consigliamo fortemente e che ci ha letteralmente rapiti. Un ulteriore punto a favore va al bellissimo doppiaggio (in inglese) che alza ulteriormente l’asticella qualitativa del titolo. Oltre ai sottotitoli in italiano avremmo gradito certamente anche una localizzazione nostrana, e magari con la medesima qualità, nel doppiaggio. Complimenti a Trinity Team, cento di questi giochi!

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The Darkest Tales | Testato su PC

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RECENSIONE
VOTO
8.2
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Claudio Faccendi
Niente Musica e niente Sci-Fi rendono Claudio pazzo furioso!
the-darkest-tales-recensioneUna vera e propria sorpresa quella confezionata dagli italiani Trinity Team. Nei panni di Teddy dovremo salvare l'inconscio della padroncina Alicia. Un level design e un character design veramente curati sono la punta di diamante di questa ottima produzione.