The Batman, ultima iterazione dell’Uomo Pipistrello con protagonista Robert Pattinson diretta da Matt Reeves è stato un assoluto successo sia di critica che di pubblico, avendo incassato 770.8 milioni in tutto il mondo. Questo ha dato il via libera al regista di portare avanti diversi progetti relativi al suo personale universo narrativo dedicato al Crociato Mascherato. Oltre al sequel diretto già annunciato, il cineasta vuole infatti realizzare diversi spin-off. Uno, seriale e annunciato da tempo, dedicato al Pinguino di Colin Farrell le cui riprese e inizieranno a breve. Ma si tratta solo di uno dei tanti villain di Batman che Reeves vuole portare su schermo.
Secondo infatti quanto riportato dall’autorevole The Hollywood Reporter, il regista sta incontrando con scrittori e registi per costruire film incentrati sulla rinomata galleria degli avveresari di Batman. In particolare i nuovi progetti ruoteranno attorno a personaggi che vanno dallo Spaventapasseri a Clayface al Professor Pyg. Tutti questi progetti sono ancora in fase totalmente embrionale.
Se per quanto riguarda Clayface e il sadico Professor Pyg questa sarà la prima volta sullo schermo, stessa cosa non si può dire per lo psicotico Spaventapasseri. Questo è già stato infatti portato in scena in modo maiuscolo da Cillian Murphy nella Trilogia del Cavaliere Oscuro diretta da Cristopher Nolan. Vedremo dunque come queste figure si andaranno ad incontrare nell’oscuro universo di The Batman che Reeves ha creato.
Ciò che è certo è che nel prossimo capitolo della saga principale ad affiancare Pinguino e l’Enigmista di Paul Dano ci sarà il Joker di Barry Keoghan. Reeves ha recentemente parlato della sua versione del Pagliaccio Re del Crimine, citando il Fantasma dell’Opera.
Quello che vediamo nel film è un Joker pre-Joker, in realtà – aveva detto il cineasta. Torniamo all’ispirazione di Conrad Veidt, L’Uomo Che Ride, che è un riferimento di Bob Kane-Bill Finger. Questo personaggi ha ovviamente una malattia congenita. È un po’ come il Fantasma dell’Opera, non può non sorridere. Tuttavia invece di essere come la storia dell’Uomo Elefante, in cui il suo aspetto esteriore grottesco non mostrava quanto fosse bello dentro, questa malattia formerebbe la visione del mondo nichilista del Joker e e una comprensione alquanto insidiosa della natura umana. Ecco da dove arriverebbe la psicologia di questo Joker.
Che ne pensate?