Si è appena conclusa la prima stagione de Gli Anelli del Potere, nuovissima serie Amazon ambientata nell’Universo Narrativo de Il Signore degli Anelli (qui la nostra recensione). Si tratta di un’opera mastodontica per la quale la piattaforma di Jeff Bezos ha speso moltissimo e che si poneva come obiettivo quello di raccontare una storia inedita solamente ispirata ai fatti narrati nei testi del geniale scrittore britannico. Dunque che ci fossero alcune differenze tra le due opere era abbastanza facile da prevedere. Ecco dunque qui a parlarvi di quelle più importanti e che avranno maggior peso sul futuro della serie. Ah, ovviamente, SPOILER.
Halbrand e la Forgiatura degli Anelli
Nel Silmarillon veniamo a conoscenza della storia della Forgiatura degli Anelli del Potere, oggetti mistici che il Celebrimbor crea e dona a tre dei sovrani elfici. Nel libro scopriamo che il fabbro fu ingannato da Annatar, elfo di bell’aspetto che alla fine si scopre essere nient’altro che Sauron sotto mentite spoglie. Questi voleva infatti soggiogare alla sua volontà i Re della Terra di Mezzo utilizzando un altro anello Forgiato in segreto.
Ne Gli Anelli del Potere quest’ultimo personaggio è totalmente assente, sotituito da Halbrand, falso re delle Terre degli Uomini del Sud e fittizia identità di Sauron che imbrogliando Galadriel riesce a farsi condurre a Lindon dove qui consiglierà Celebrimbor ai suoi scopi. Si tratta ovviamente di una scelta propedeutica anche alla formazione di Mordor, vista nel sesto episodio, e alla creazione del personaggio di Galadriel che nei libri invece è uno delle voci più importanti che si alzano per mettere in guardia gli altri della sua razza da Annatar. Viene da sè dunque che la Regina Elfica è sicuramente quella che si allontana di più fa quanto visto nei libri.
Gran parte delle motivazioni che muove Elrond e Gil-Galad nell’arco della prima stagione riguarda la necessità per gli elfi di trovare rimedio all’oscurità che sta corrompendo le loro anime rendendoli mortali. Gli elfi vedono la risposta ai loro problemi nel Mithril, prezioso minerale che i nani di Durin trovano a Khazad-dûm e che sarebbe in grado di salvare la razza di Elrond da un’infausta e prematura fine. In Gli Anelli del Potere ci viene spiegato che questo particolare potere conferito al prezioso minerale proverrebbe dalla stessa luce degli Alberi di Valinor, quella che nei libri è limitata solamente ai Silmaril, preziosi gioielli forgiati da Feanor in persona.
Questa sottotrama è tuttavia totalmente assente nell’opera letteraria. Il Mithril è un metallo estremamente raro che presenta ottime qualità quali una grande malleabilità e una notevole resistenza. Tuttavia non ha alcun potere di respingere l’oscurità perchè al suo interno non riesiede alcun frammento della luce degli elfi. Nella serie ci viene anche spiegato che tutti e 3 gli Anelli degli Elfi sono forgiati in Mithril. Anche questo però non è corretto. Infatti solamente Nenya: l’Anello di Adamant, indossato e custodito da Galadriel, fu forgiato con questo metallo.
Nell’ultimo episodio de Gli Anelli del Potere abbiamo scoperto che Lo Straniero altri non è che Gandalf, uno degli Istari, gli Stregoni della Terra di Mezzo. C’è da dire che questo nome non viene detto esplicitamente e quindi potrebbe essere anche uno degli altri 4 grandi maghi arrivati in quello stesso periodo, ma sembra improbabile.
Questa è in ogni caso una completa invenzione della serie perchè gli Istari arrivarono in queste Terre solamente nella Terza Era. Gandalf fu addirittura inizialmente un amico degli elfi. Tant’è vero che CÃrdan il Carpentiere, uno dei sovrano elfici che avrà il compito di custodire uno degli Anelli e che verrà introdotto nella seconda stagione gli donerà proprio Narya, l’anello di fuoco.
Dunque la sottotrama relativa al suo arrivo dal cielo, la sua amicizia con i Pelopiedi, personaggi totalmente irrilevanti nei libri, è frutto della fantasia degli showrunner della serie e serve, con ogni probabilità , per dare una spiegazione al perchè Gandalf che vediamo ne Il Signore degli Anelli e ne Lo Hobbit sia così amico delle piccole creature della Contea.