Le avventure allucinogene di Harry Styles: “Cercavo di cantare con tutto questo sangue che sgorgava fuori dalla mia bocca”
Forse Harry Styles non ha raggiunto ancora i livelli di epica trasgressione delle rockstar del passato (anche perché nel suo caso non si può propriamente parlare di rock), ma diciamo che è sulla buona strada. Qualche anno fa ha descritto infatti un “incidente”, chiamiamolo così, capitatogli durante la registrazione del suo secondo album, Fine Line.
Il tutto sarebbe successo negli studi Shangri-La di Malibu, luogo frequentato occasionalmente anche da artisti come Red Hot Chili Peppers, Metallica, Lana Del Rey, Carlos Santana ed Ed Sheeran. Lì il cantante inglese ha registrato il disco, uscito nel dicembre 2019 e seguito del debutto eponimo del 2017.
Registrazioni avventurose, a quanto sembra, a giudicare da questo racconto: “Ci facevamo dei funghetti. Ci sdraiavamo sull’erba e ascoltavamo Ram di Paul McCartney nel sole. Accendevamo le casse portandole in giardino. E lì è dove stavo quando ci stavamo facendo questi funghetti e io mi sono morso via la punta della lingua“.
“Quindi [poi] cercavo di cantare con tutto questo sangue che sgorgava dalla mia bocca. Così tante belle memorie, in questo posto”. Da specificare che i fungetti in questione, detti magic mushrooms o “shrooms”, contengono psilocibina e sono tra le più famose sostanze allucinogene.
Sono illegali sia in Regno Unito che negli Stati Uniti, dove il possesso di questa droga potrebbe portare a ben sette anni di prigione. E sembra divertente anche collegare questo passatempo fuori legge con lo stesso Paul McCartney, che a suo tempo è stato fermato per possesso di marijuana ed è stato del resto uno storico estimatore di quest’altra droga leggera.
Per quanto riguarda la lingua del nostro Harry, evidentemente trattavasi solo di una ferita superficiale che magari l’effetto stesso del fungo potrebbe aver fatto percepire come più grave. A giudicare da come ha continuato a cantare senza problemi negli ultimi tre anni, perlomeno, difficile credere che le conseguenze siano state poco più che un semplice spavento.
Nel frattempo Fine Line, l’album risultato da queste sessioni così psichedeliche, ha ottenuto un enorme successo mondiale vincendo tre dischi di platino negli Stati Uniti e raggiungendo con il singolo Watermelon Sugar la cima delle classifiche nel paese, ottenendo poi anche un bel Grammy Award. Traguardi che, potrebbe pensare qualcuno, potrebbero ben valere la punta di una lingua.