Kanye West e i tweet antisemiti: le celebrità lo attaccano [FOTO]

Kanye West
Credits: HYPEBEAST / YouTube
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Alexandria Ocasio-Cortez ha definito le parole di Kanye: “Dannose e pericolose”, mentre sia gli account Instagram che quello Twitter del rapper sono stati sospesi. Ecco che cosa sta succedendo

Si dirà: il solito Kanye. Può essere, ma stavolta il rapper sembra essersi spinto davvero oltre. Sappiamo che da sempre, o perlomeno da quando può mettere le mani sui social, ye non si risparmia in uscite spesso sconcertanti e non solo per fan e sostenitori. Potremmo parlare del suo sostegno a Donald Trump, della sua campagna presidenziale e fare molti altri esempi.

In questo caso, però, l’uscita (doppia) è stata davvero infelice, tanto da portare ad una sospensione dei suoi account Twitter e Instagram. Riportiamo quello che ha detto, avvisandovi che trattasi chiaramente di contenuti non condivisibili e che riscriviamo solo per puro dovere di cronaca.

“Sono un po’ assonnato stanotte ma quando mi sveglio sarò tipo death con 3 [intendeva dire DEFCON 3] verso LA GENTE EBREA. La cosa divertente è che non posso essere antisemita perché la gente nera in realtà è anche ebrea. Voi ragazzi avete giocato con me e avete cercato di escludere chiunque si opponga alla vostra agenda”.

Questo primo tweet è stato cancellato ma un altro, al momento in cui scriviamo, è ancora visibile. E in questo secondo Kanye dice: “Chi pensate che abbia creato la cancel culture?” Le reazioni delle celebrità e del mondo dello spettacolo ma non solo, ebree e non ebree, sono state immediate e forti.

Per esempio Alexandria Ocasio-Cortez ha twittato: “Non c’è assolutamente spazio in questo paese o in questo mondo per l’antisemitismo. Importante vedere quanto dannose e pericolose siano le parole di Kanye. Non solo per i nostri fratelli, sorelle e parenti ebrei, ma anche per la nostra società come collettivo. Dobbiamo rifiutare questo non appena lo vediamo”.

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Jack Antonoff, il più importante produttore della scena musicale in questo periodo (ed ebreo), si è limitato ad intervenire con un “Kanye little bitch”. Jamie Lee Curtis ci è andata giù più pesante: “Le parole contano. Una volta una minaccia contro gli ebrei si è tramutata in un genocidio. Le tue parole feriscono e incitano alla violenza. Sei un padre. Smettila”.

Sarah Silverman è stata come suo solito più sarcastica: “Kanye ha minacciato gli ebrei ieri su Twitter e la cosa non è nemmeno in trending. Perché sono più che altro gli ebrei a parlare contro l’odio antisemita? Il silenzio è così rumoroso”. Molti altri ancora sono intervenuti, come Rob Reiner, John DiMaggio (la voce originale di Bender) e Diane Warren, oltre a varie organizzazioni attive contro l’antisemitismo.

Il caso è aperto e non è il primo, considerato che la scorsa settimana ye aveva già suscitato clamore indossando una t-shirt con la scritta “White Lives Matter”, e definendo Black Lives Matter una “truffa”. Un personaggio controverso come sempre, insomma, e che non si smentisce nel mostrarsi sempre assolutamente fuori dal coro nel bene e… nel male.

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Fonte: NME

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