Alexandria Ocasio-Cortez ha definito le parole di Kanye: “Dannose e pericolose”, mentre sia gli account Instagram che quello Twitter del rapper sono stati sospesi. Ecco che cosa sta succedendo
Si dirà: il solito Kanye. Può essere, ma stavolta il rapper sembra essersi spinto davvero oltre. Sappiamo che da sempre, o perlomeno da quando può mettere le mani sui social, ye non si risparmia in uscite spesso sconcertanti e non solo per fan e sostenitori. Potremmo parlare del suo sostegno a Donald Trump, della sua campagna presidenziale e fare molti altri esempi.
In questo caso, però, l’uscita (doppia) è stata davvero infelice, tanto da portare ad una sospensione dei suoi account Twitter e Instagram. Riportiamo quello che ha detto, avvisandovi che trattasi chiaramente di contenuti non condivisibili e che riscriviamo solo per puro dovere di cronaca.
“Sono un po’ assonnato stanotte ma quando mi sveglio sarò tipo death con 3 [intendeva dire DEFCON 3] verso LA GENTE EBREA. La cosa divertente è che non posso essere antisemita perché la gente nera in realtà è anche ebrea. Voi ragazzi avete giocato con me e avete cercato di escludere chiunque si opponga alla vostra agenda”.
Questo primo tweet è stato cancellato ma un altro, al momento in cui scriviamo, è ancora visibile. E in questo secondo Kanye dice: “Chi pensate che abbia creato la cancel culture?” Le reazioni delle celebrità e del mondo dello spettacolo ma non solo, ebree e non ebree, sono state immediate e forti.
There is absolutely no room in this country or world for antisemitism. It is important to see how harmful + dangerous Kanye’s words are – not only to our Jewish brothers, sisters, & siblings, but also to our collective society at large.
Per esempio Alexandria Ocasio-Cortez ha twittato: “Non c’è assolutamente spazio in questo paese o in questo mondo per l’antisemitismo. Importante vedere quanto dannose e pericolose siano le parole di Kanye. Non solo per i nostri fratelli, sorelle e parenti ebrei, ma anche per la nostra società come collettivo. Dobbiamo rifiutare questo non appena lo vediamo”.
Jack Antonoff, il più importante produttore della scena musicale in questo periodo (ed ebreo), si è limitato ad intervenire con un “Kanye little bitch”. Jamie Lee Curtis ci è andata giù più pesante: “Le parole contano. Una volta una minaccia contro gli ebrei si è tramutata in un genocidio. Le tue parole feriscono e incitano alla violenza. Sei un padre. Smettila”.
Sarah Silverman è stata come suo solito più sarcastica: “Kanye ha minacciato gli ebrei ieri su Twitter e la cosa non è nemmeno in trending. Perché sono più che altro gli ebrei a parlare contro l’odio antisemita? Il silenzio è così rumoroso”. Molti altri ancora sono intervenuti, come Rob Reiner, John DiMaggio (la voce originale di Bender) e Diane Warren, oltre a varie organizzazioni attive contro l’antisemitismo.
Il caso è aperto e non è il primo, considerato che la scorsa settimana ye aveva già suscitato clamore indossando una t-shirt con la scritta “White Lives Matter”, e definendo Black Lives Matter una “truffa”. Un personaggio controverso come sempre, insomma, e che non si smentisce nel mostrarsi sempre assolutamente fuori dal coro nel bene e… nel male.
Kanye threatened the Jews yesterday on twitter and it’s not even trending. Why do mostly only Jews speak up against Jewish hate? The silence is so loud
The holiest day in Judaism was last week. Words matter. A threat to Jewish people ended once in a genocide. Your words hurt and incite violence. You are a father. Please stop. pic.twitter.com/8iFuKwwspw
Also a little reminder Kanye, using the word death and Jews in the same sentence when 6,000,000 Jews were murdered,2 out of 3 European Jews, is vile abhorrent and irresponsible+ U shoukd be banned for life everywhere