Mostro – La storia di Jeffrey Dahmer, la nuova miniserie Netflix di Ryan Murphy che racconta le atrocità commesse da quello che è divenuto noto come il Il cannibale di Milwaukee (qui la nostra recensione) è sicuramente lo show del momento. Da ogni dove stanno arrivando apprezzamenti sia in ambito tecnico che, soprattutto, per la strepitosa interpretazione di Evan Peters. Tuttavia non stanno, come sempre, mancando delle polemiche. Quella che ha fatto più rumore è sicuramente quella nata dal Tweet di Kim Alsup, coordinatore della produzione. La donna infatti ha spiegato sul social di essere stata una delle sole due persone di colore sul set e che gli altri membri della troupe spesso la chiamavano con il nome dell’altra.
Continuavano a chiamarmi con il suo nome – ha scritto. Avevamo entrambi le trecce, lei aveva la pelle scura ed era alta 160 centimetri. Io 170. Lavorare a questo progetto mi ha davvero prosciugata perché sono stata trattata in modo orribile. Anche adesso guardo la protagonista femminile nera in modo diverso