Björk parla del sessismo nei confronti suoi e di colleghe come Kate Bush: “Le dicevano che era matta o una strega pazza, e a me davano della elfa pazza”
Un tempo, sostiene (non a torto) Björk, critici musicali si occupavano: “Solo di tizi rock che cantavano di tette, birra e abuso di eroina. Scrivere dal punto di vista di una donna era considerata una forma d’arte minore”. Ora le cose sono cambiate e specialmente con l’ultima generazione, la Gen Z, che dà molto più spazio ad artiste femminili.
“Mi sono sempre molto offesa di come e quanto spesso si scriveva di Kate Bush come se fosse questa tipa matta o strega pazza, o di me che ero una elfa pazza. Noi siamo produttrici. Io ho scritto tutte le mie musiche per venti anni, ok? Non mi sto vantando. Lo dico solo per la gente che ancora pensa che io sia una elfa ingenua”.