Fall: la paura di sé stessi e la paura di cadere | RECENSIONE

Fall
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Fall è uno dei thriller più intriganti del 2022. Parla di due ragazze che scalano un’altissima torre per sport e, giunte in cima, non hanno modo di scendere. L’avete visto? Ecco la nostra recensione

Becky e Hunter, due appassionate di free climbing, sono le protagoniste di Fall, film del 2022 che rielabora il genere filmico facente capo a quelle situazioni “estreme” in cui una o diverse persone si ritrovano intrappolate in situazioni critiche. Un esempio è 127 Ore di Danny Boyle e con James Franco. Un altro, e questo film lo ricorda, è Frozen (non il film della Disney), del 2010.

Questo genere di film, che risale forse a Lifeboat di Alfred Hitchcock (1944) e ancora più indietro, tende sempre ad intrappolare i personaggi in situazioni limite per esplorarne psicologia e reazioni sotto pressione. Di più, queste condizioni rivelano paure e profondità dell’animo umano terribili, che in altri momenti non emergerebbero.

Ed è quello che succede a Becky, la protagonista di fatto del film, che all’inizio perde il marito e compagno Dan durante una scalata, vedendolo cadere nel vuoto. Ad aiutarla a superare il trauma, dopo mesi di cordoglio, è l’inarrestabile BFF Hunter, che come lei adora scalare luoghi inaccessibili ma anche mostrarsi ad un pubblico di follower, dotata di bastone da selfie e account Instagram bene attivo.

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Hunter propone a Becky una sfida “rinfrancante”: scalare una torre televisiva abbandonata nel deserto americano, alta 610 metri (e ispirata a una torre reale). La scalata è difficoltosa ma adrenalinica per entrambe, e Becky sembra ritrovare il suo spirito dopo la morte del marito e rinsaldare la propria amicizia con Hunter.

Ma qualcosa (ovviamente) va storto. Le due giungono in cima ma la scala che conduce là, arrugginita, si stacca dalla torre per intero quando sottoposta ad un ultimo e fatale sforzo. Le ragazze sono intrappolate, nessuno le può sentire né vedere, e non hanno modo di scendere. Che fare?

Da qui Fall esplora i diversi tentativi delle due, sempre più disperati, per mettersi in salvo. E nel farlo passa attraverso un processo di vertigine psicologica che coinvolge soprattutto Becky e che sembra davvero rimarcare come il titolo, Fall, non si riferisca tanto a una caduta fisica, quanto a una caduta mentale.

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Che è quello che accade quando il contrasto tra la personalità di Becky, in fondo timida e insicura, e Hunter, sexy ed estroversa, assume dimensioni ben più che metaforiche. Sarà Becky soprattutto a dover fare i conti con sé stessa, con i suoi limiti e con le sue paure, scoprendo anche cose sull’amica che preferirebbe non sapere.

Un viaggio psicologico intenso e “thrilling”, come si direbbe in inglese, con ambientazione ridotta all’osso e due attrici bravissime. A parte un piccolo buco nella trama (diciamo solo: drone e telefonino) il film avvolge in una continua e instancabile tensione e non manca di momenti intelligenti, come per esempio il commento distaccato sul mondo social e sulle ragioni per le quali vi si cerca di apparire.

In definitiva un film del 2022 che è passato praticamente inosservato ma sicuramente da riscoprire, specie per chi cerca drammi psicologici di natura diretta e intrigante. E c’è anche un bonus: Jeffrey Dean Morgan, il Negan di The Walking Dead, in una parte minore ma che conferisce spessore all’insieme. Da recuperare quanto prima.

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