Il film che è valso il premio Oscar alla miglior sceneggiatura a Ben Affleck e Matt Damon è un film incentrato su un orfano con un quoziente intellettivo altissimo che viene spinto ad approfondire questo suo talento nell’università in cui lavora come inserviente.
Ma Will (Matt Damon) è anche un ragazzo difficile, problematico, che spesso usa il sarcasmo per nascondere le sue ferite e le sue aspettative deluse e l’unico che sembra accorgersene è lo psicologo che lo ha in cura (Robin Williams). Ma il vero punto fermo di Will è il suo migliore amico (Ben Affleck), un ragazzo di periferia qualunque, con ferite simili a quelle di Will ma senza alcun talento da usare per fuggire via.
I due sono l’uno per l’altro la personificazione dell’amicizia ma anche della famiglia, di quelle persone che ti saranno sempre accanto a prescindere da tutto il resto.
La Found Family nell’animazione: Tokyo Godfathers
Splendido e struggente film da vedere durante le vacanze di Natale, Tokyo Godfathers è un film incentrato su tre senzatetto con storie drammatiche alle spalle che in una Tokyo freddissima e indifferente trovano una bambina.
Hana, una donna transgender che è finita per strada dopo aver lavorato a lungo come Drag Queen, pensa che la bambina sia un dono del cielo, visto il suo desiderio di diventare mamma e l’impedimento biologico ad esserlo. Non sono della stessa opinione gli amici con cui condivide la tenda e il tempo: Jin, un alcolizzato, e Miyuki, un’adolescente scappata di casa.
I tre si mettono dunque alla ricerca della vera madre del bambino, facendo numerosi incontri durante il percorso ed essendo costretti anche ad affrontare i fantasmi del proprio passato.
Charlie anche i cani vanno in paradiso
Vero e proprio cult a cavallo tra gli anni ’80 e gli anni ’90, Charlie anche i cani vanno in paradiso racconta la storia di un pastore tedesco dedito alle truffe e alla vita criminale che viene ucciso da un mafioso che considerava suo amico.
Risvegliatosi in paradiso, Charlie non accetta il suo destino e con un imbroglio riesce a tornare sulla Terra con l’intento di vendicarsi del cane che lo ha ucciso, pur sapendo che questo gli impedirà di tornare di nuovo in Paradiso.
Mentre medita la sua vendetta, però, Charlie fa amicizia con la piccola Anne-Marie, che riesce a parlare con gli animali e dunque rappresenta una miniera d’ora per Charlie, che la usa per vincere le scommesse, ingannandola sul fatto di trovarle una famiglia.
Ma nel corso di questa manipolazione Charlie scoprirà suo malgrado cosa voglia dire prendersi davvero cura di qualcuno.
Lilo e Stich
Stich è un alieno creato in laboratorio che tuttavia riesce a sfuggire all’arresto e parte verso la Terra, atterrando alle Hawaii.
Qui, scambiato per una strana razza canina, viene adottata dalla piccola Lilo, una bambina che vive con la sorella dopo aver perso i genitori e che vive seguendo l’Ohana, secondo cui nessuno viene dimenticato o abbandonato.
Il concetto di Found Family, in questo splendido film d’animazione, viene esplicato proprio da Stich che, verso la fine del lungometraggio dice:
Questa è mia famiglia. L’ho trovata per conto mio. È piccola e disastrata, ma bella. Sì, molto bella.
Il pianeta del tesoro
Concludiamo questa lista con quello che è forse il film più ingiustamente sottovalutato di casa Disney: Il pianeta del tesoro.
Rivisitazione da Space Opera de L’isola del tesoro di Stevenson, il film racconta la storia di Jim, un ragazzo abbandonato dal padre, che si trova a viaggiare nello spazio su una nave con un equipaggio tutt’altro che affidabile per trovare un inestimabile tesoro.
Durante il viaggio farà amicizia con il cyborg John Silver, le cui intenzioni sono tutt’altro che onorevoli, ma finirà con l’affezionarsi al ragazzo che è alla costante ricerca di una nuova figura paterna.