Snoop Dogg: quando venne accusato di omicidio (e venne assolto)

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Sapevate che negli anni ’90 Snoop Dogg fu accusato di omicidio? Ecco la vera storia dietro al fattaccio

Non troppo tempo dopo la pubblicazione del suo primo album (Doggystyle, 1993) Snoop “Doggy” Dogg, come si faceva chiamare all’epoca, si ritrova incastrato in una faccenda davvero brutta. Si parla dell’omicidio di un tale Philip Woldermariam, il membro di una gang rivale di L.A. (California) ucciso in una sparatoria.

I sospettati sono proprio Snoop (che di nome, per chi non lo sapesse, fa, Calvin Broadus) e il suo bodyguard, McKinley Lee a.k.a. Malik. L’accaduto: Woldermariam viene colpito alle spalle (e nelle natiche) dopo aver cercato di fuggire, secondo le accuse, da un “confronto” con Snoop e la sua guardia nel parco Woodbine di Los Angeles.

La difesa: al momento dello sparo Woldermariam stava per estrarre la sua arma, e quindi per colpire per primo. Sembra si tratti del membro di una gang particolarmente pericoloso e irritato perché Snoop Dogg si è mosso “nel suo territorio”. Una scena un po’ da GTA San Andreas, nientemeno.

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Una cosa da capire è che ai tempi Snoop, nato e cresciuto a Long Beach, è ben lontano dall’immagine simpatica e da “cazzone” che oggi spesso si ha di lui. Legato agli ambienti delle gang e alla piccola criminalità, entra nel mondo della musica proprio come rappresentate del gangsta rap. Un genere come sappiamo esplicito e spesso (nei contenuti ma a volte purtroppo anche nei fatti) violento.

Attorno all’esordio di Snoop, patrocinato da Dr. Dre (che pochi anni dopo lancerà un certo Eminem) si creano infinite polemiche. Un articolo dell’L.A. Times risalente all’epoca (e ancora disponibile online, qui) dice: “Come nelle liriche delle canzoni del rapper, il caso ha mostrato quanto in fretta un litigio possa diventare violento nelle strade della città abitate dalle gang”.

ll processo va avanti fino al 1996, quando sia Snoop che Malik vengono assolti dalle accuse. Anche se di fatto è quest’ultimo ad aver sparato, materialmente, il colpo che ha ucciso Woldermariam. Dopo l’accaduto Snoop dice di averne abbastanza della “vita da gangsta”, decidendo di fondare una propria casa discografica e di trasferirsi a Claremont (sempre ad L.A., ma in un’altra area), per mettere le cose a posto.

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Sempre nello stesso anno esce il suo secondo album, Tha Doggfather: un cambio di direzione stilistica e nei contenuti, che segue quello delle sue scelte di vita. Snoop inizia a voler prensentare un’immagine di sé più positiva e lontando dalla concezione “glam” del mondo criminale. Complice anche, il 7 settembre 1996, l’assassinio dell’amico e collaboratore 2Pac (che compare nell’album).

Riflettendo su questo cambiamento anni dopo, nel 2006, Snoop dirà: “Penso che Tha Doggfather sia stata la mia rinascita. Mi ha portato ad essere più positivo in quello che cercavo di dire e a cercare di vivere la mia vita attraverso la mia musica, anziché semplicemente viverla. E a cercare di mostrare alla gente che la mia vita non era come la mia musica“.

Fonte: Los Angeles Times

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