Nel corso degli anni i Gorillaz hanno collaborato con tantissimi diversi artisti. Ecco i loro migliori featuring, compresi alcuni mai pubblicati come singoli che potreste non conoscere!
Se c’è un progetto musicale eclettico, è certamente quello dei Gorillaz. La virtual band ha cantato nel corso degli anni con tantissimi famosi artisti, dagli esordi con nomi minori dell’hip-hop a, arrivando ad oggi, artisti di fama internazionale. Damon Albarn e collaboratori hanno sempre adatto la natura cangiante della band a questi numerosi ospiti.
E si parla davvero di una pletora di personaggi eclatanti, da Elton John a Snoop Dogg, da Beck Hansen a St. Vincent, da Lou Reed a Kali Uchis e potremmo andare avanti. Nel nuovo album, in uscita nel 2023, avremo altri nomi grandiosi come Thundercat e Tame Impala, che hanno già anticipato i due succosi singoli.
Mettiamoci quindi un po’ alla scoperta delle migliori collab nella storia della band, comprese quelle un po’ “dimenticate” perché mai pubblicate come singoli o mai diventate video. Questi sono i migliori 10 featuring nella lunga e coloratissima discografia dei Gorillaz, dai primi anni fino ad oggi.
10. Some Kind of Nature feat. Lou Reed, 2010
Un brano costruito come una composizione d’altri tempi per accomodare lo storico cantante americano, che realizza questa collaborazione pochi anni prima della sua scomparsa. Il ritmo incisivo da ballad e le atmosfere un po’ alla Randy Newman si adattano perfettamente all’interpretazione pacata di Lou Reed, e il duetto con Damon Albarn è perfetto.
9. Charger feat. Grace Jones, 2017
L’imprevedibile Grace Jones (se non sapete chi sia tornate agli anni ’80 a farvi un bel ripasso) entra a gamba tesa in questo pezzo rock stranamente lento ma distorto e rumoroso al tempo stesso. La cantante presta la propria voce su toni bassi e una presenza inquietante, testimoniata anche nella produzione stessa del pezzo. Un lavoro interessante e da riscoprire.
Lo stralunato Robert Smith dei Cure interviene in uno dei lavori più recenti dei Gorillaz in questo brano molto sperimentale, che sa di esplorazione spaziale e sembra richiamare strani giramenti di testa. Come sempre la performance di Smith è più un lamento che altro, ma con la natura di questo stranissimo brano si sposa benissimo.
7. November Has Come feat. MF Doom, 2005
Un perfetto rap underground guidato dalla maschera di MF Doom su una produzione che all’hip-hop degli anni ’00 deve tutto e restituisce altrettanto. Sicuramente anche uno dei brani più da rivalutare del celeberrimo album Demon Days, nonché un esempio perfetto del primo stile spoglio e asciutto della band.
6. Valley of the Pagans feat. Beck, 2020
Ecco l’ingegnoso e sempre inventivo Beck Hansen in questo brano un po’ dimenticato di questo progetto della band risalente a un paio di anni fa. Per apprezzare bene la canzone bisogna conoscere un po’ lo stile dello stesso Beck oltre che quello del gruppo virtuale, ma non serve un esperto per capire che anche in questo caso il duetto è riuscito bene.
5. Cracker Island feat. Thundercat, 2023
Se non conoscete Thundercat, recuperatelo subito. Super bassista e cantante soul, nonché collaboratore di Kendrick Lamar e Flying Lotus, qui dà del suo meglio al basso e alla voce nella costruzione di quello che si è gi ampiamente dimostrato come un ottimo singolo d’anticipazione per il nuovo album della band, in uscita all’inizio dell’anno prossimo.
4. Welcome to the World of the Plastic Beach feat. Snoop Dogg, 2010
Sì, è proprio lui. L’irreprensibile Snoop Dogg che con tutta la coolness del mondo e poggiando la canna per un momento (si scherza ovviamente, ma neanche troppo) si presta all’introduzione concettuale del terzo album della band con verve immancabile. Direte: sì, ma poteva farlo chiunque. Ne siete proprio sicuri?
3. Dare feat. Shaun Ryder, 2005
C’è qualcosa di particolare, nella partecipazione del cantante degli Happy Mondays a questo brano, che lo rende particolarmente riuscito. Forse la sua voce stranamente atona, in contrasto con quella melodica e in falsetto di 2D su questa straordinaria base electro, compie in qualche modo il miracolo. In definitiva, uno dei migliori e più memorabili brani nella storia dei Gorillaz.
2. New Gold feat. Tame Impala, 2023
Un’altra anticipazione dell’album della band in uscita l’anno prossimo, il brano si avvale sì anche dell’apparizione di Bootie Brown (storico collaboratore del gruppo) ma deve sicuramente tutto alla visionarietà produttiva di Kevin Parker. Il quale, oltre ad aver evidentemente composto buona parte del brano (se non tutto), fornisce il solito “aggancio” melodico che non manca di catturare.
1. Feel Good Inc. feat. De La Soul, 2005
Potrà sembrare una scelta banale per la prima posizione, ma la miglior canzone dei Gorillaz (e una delle migliori degli anni ’00) non sarebbe assolutamente la stessa senza i toni derisori ed esaltati dei De La Soul. Forse una delle performance rap più famose e memorabili a livello mainstream e fuori dalle branche del rap come genere, ancora oggi inarrivabile.