Giornata di grave lutto per il mondo del cinema. A 91 anni se n’è infatti andato Jean-Luc Godard, autentica leggenda della storia del cinema. A dare il triste annuncio è stato Liberation, quotidiano francese con base a Parigi che ha anche rivelato che il grande cineasta non si è spento per cause naturali, ma è ricorso al suicidio assistito in Svizzera.
Non era malato, era solo esausto – si legge. È stata una sua decisione ed era importante per lui che si sapesse.
Godard è stato tra i registi più acclamati al mondo, noto per classici come Breathless, pellicola che lo catapultò sulla scena mondiale nel 1960. Il film tratto da un trattato del suo contemporaneo ed ex amico François Truffaut segue la storia di una giovane donna americana a Parigi, interpretata dalla star di Hollywood Jean Seberg, e la sua relazione condannata con un giovane ribelle in fuga, interpretato da Jean-Paul Belmondo.
Questo, insieme ad altri grandi come lavori come Contempt o Alphaville hanno spinto i confini del cinema e ispirato registi decenni dopo il suo periodo di massimo splendore negli anni ’60. I suoi film hanno rotto con le convenzioni consolidate del cinema francese nel 1960 e hanno contribuito a dare il via a un nuovo modo di fare cinema, completo di lavoro con la telecamera a mano libera, salti e dialoghi esistenziali.
Conosciuto per il suo stile cinematografico iconoclasta, apparentemente improvvisato, così come per il radicalismo inflessibile, Jean-Luc Godard ha lasciato il segno con una serie di film sempre più politicizzati negli anni ’60, prima di godere di una rinascita della carriera negli ultimi anni, con film come Film Socialisme e Goodbye a Language nei quali ha sperimentato la tecnologia digitale.
Una perdita incommensurabile. Riposa in pace Maestro.