Si chiama Maim Group, è una società romana di comunicazione e public affairs e ha deciso di denunciare niente meno che Mark Zuckerberg e il suo Meta. Il motivo di questo gesto lo troviamo nel logo che, a detto degli accusatori, sarebbe stato rubato loro dal magnate dei social.
Siamo Davide contro Golia, non ci sfugge. Ma abbiamo la forza della ragione e della verità – ha detto ad Ansa Fabio Perugia, fondatore della società. Il giorno della presentazione di Meta ci sono arrivate decine di messaggi. Sulle prime ci è venuto da ridere. Clienti e amici ci chiedevano se ci avessero copiato il marchio. Poi chi ci conosce meno ha iniziato a domandare se fossimo stati noi a prenderci il logo di Facebook. A quel punto ci siamo dovuti tutelare
La società romana ha deciso di affidare la propria causa a due professionisti, i professori Maurizio Sciuto e Andrea Zoppini. Il nodo della questione è da ricercarsi nella data di deposito del Logo. Quello di Maim infatti, secondo quanto riferito, è stato utilizzato già da ottobre 2020, mentre la domanda è stata depositata il 26 aprile 2021 e vidimata il 29 ottobre 2021. Quello di Meta, invece, è stato mostrato per la prima volta sempre nell’ottobre 2021. Risulta una registrazione il 5 ottobre 2021 in Giamaica. In Italia non è nemmeno registrato.
Meta non può utilizzare quel logo in Italia – dice Perugia ad AGI. Lavoriamo in un campo in cui la serietà è tutto e non voglio che i miei clienti mi taccino di aver copiato il logo di Meta, semmai è successo il contrario. Per la causa civile spero si possa risolvere tutto entro questo autunno anche se Meta nonostante l’immediata sollecitazione da parte di Mai non si è degnata di rispondere