Una delle più famose leggende metropolitane legate ai Led Zeppelin: quella di un messaggio satanico nascosto in Stairway to Heaven
Stairway to Heaven è una delle più celebri canzoni dei Led Zeppelin, nonché uno dei capolavori assoluti della storia del rock e brano portante del genere nella sua forma più classica. Pubblicato nel famoso album Led Zeppelin IV (1971), il pezzo è famoso a tutt’oggi per una vasta gamma di ragioni.
Parliamo del testo altamente metaforico, del famoso assolo di chitarra finale, della divisione in tre sezioni con una forma ballad che passa all’hard rock in un crescendo continuo di emozioni. C’è di tutto e di più da dire su questa canzone, insomma. E non mancano, come spesso accade nello specifico nel caso dei Led Zeppelin, dicerie e leggende.
Non è un segreto come già negli anni ’70 le band hard rock ed heavy metal venissero considerate promotrici di satanismi e culti oscuri. Questo ovviamente data la loro forza dirompente nel “corrompere” i giovani e la loro immagine spesso trasgressiva. Alcuni gruppi, come i Black Sabbath, non si sforzavano troppo di evitare etichette come questa.
I Led Zeppelin non si sono invece mai detti apertamente adoratori del signore oscuro. Ma le atmosfere fantasy e cupe di molte loro canzoni d’ispirazione mistica hanno acceso comunque, negli anni, la fantasia dei fan (e dei detrattori). Che, nel caso specifico, da diverse decadi credono di riconoscere in Stairway to Heaven un messaggio satanico nascosto.
Ad affermarlo è stato in particolare nel 1982 il televangelista Paul Crouch, il quale sostiene che ascoltando al contrario una sezione della canzone si potrebbe udire un inno a Satana. Accusa assurda, ovviamente, la cui veridicità va smentita immediatamente non tanto per scagionare i quattro da ogni passione satanica quanto per non scadere nel ridicolo.
Eppure, personaggi come Crouch ci credevano e ci credono davvero. Ecco cosa reciterebbe in inglese la parte incriminata, al minuto 4:21 circa della canzone, se ascoltata al contrario. “Here’s to my sweet Satan / The one whose little path would make me sad, whose power is Satan / He will give those with him 666 / There was a little toolshed where he made us suffer, sad Satan“.
Qualcuno si è premurato di fare un confronto tra le due versioni, regolare e al contrario, riportando anche le liriche “sataniche” (con qualche imprecisione) qui sotto. La traduzione in italiano: “Questa è dedicata al mio dolce Satana / La cui piccola via mi rende triste, il cui potere è di Satana / Darà a quelli con lui il 666 / C’era un piccolo capanno degli attrezzi dove lui ci ha fatto soffrire, triste Satana“.
Significato? Assolutamente nessuno. Si tratta di semplici impressioni formate dalla mente leggendo parole già scritte che somigliano ai suoni che sentiamo. Ma basta leggere le parole per capire che non c’è assolutamente alcuna intenzione di creare un messaggio di senso compiuto. E gli stessi Led Zeppelin, del resto, hanno sempre e con forza smentito tutte le accuse al riguardo.