Yellow è stato il secondo singolo dei Coldplay, pubblicato il 26 giugno del 2000
Molti di noi hanno fatto conoscenza con Chris Martin e con i Coldplay proprio grazie a Yellow. Non il primo singolo della band inglese, ma il primo loro vero successo, risalente al 2000 e all’altrettanto celebre album Parachutes. Erano Coldplay ben diversi da quelli che conosciamo oggi.
Infatti nelle loro prime canzoni i quattro si rifacevano più che altro ai (primi) Radiohead, con un’inflessione post-britpop che però guardava molto anche agli Oasis e, direttamente più indietro, alla tradizione dei Beatles. Questo brano, come tutti i loro primi lavori, esprime sentimento e introspezione come per certi versi solo all’inizio degli anni ’00 si poteva fare.
“Look at the stars, look how they shine for you And everything you do Yeah, they were all yellow I came along, I wrote a song for you And all the things you do And it was called ‘Yellow’ So then I took my turn Oh, what a thing to have done And it was all yellow“
“Guarda le stelle, guarda come brillano per te E tutto quello che fai Sì, erano tutte gialle Poi sono arrivato io, ho scritto una canzone per te E tutte le cose che fai E si chiamava ‘Yellow’ Quindi poi ho preso il mio turno Oh, che cosa [pazzesca] da fare Ed era tutto giallo”
Nella canzone Martin idealizza la sua amata, vedendola come una persona speciale per la quale le stelle brillano. Ispirato da questa luce lui scrive la canzone che stiamo sentendo, e con essa si propone, facendo il grande salto e dichiarandosi, cercando di entrare a far parte di quella stessa luce che ai suoi occhi appare tanto gloriosa: la luce dell’amore.
“La tua pelle e le tue ossa si trasformano in qualcosa di bellissimo”
“Your skin, oh, yeah, your skin and bones Turn into something beautiful You know, you know I love you so You know I love you so“
“La tua pelle, la tua pelle e le tue ossa Si trasformano in qualcosa di bellissimo Lo sai, lo sai che ti amo tanto Lo sai che ti amo tanto”
Il primo refrain del brano esprimeun amore che da idealizzato e visivo si trasforma in qualcosa di puramente carnale e allo stesso tempo fisico. Le parti del corpo della ragazza, fuse in questa luce ideale dell’innamoramento, portano ad una sensazione celestiale che non si può descrivere se non come “qualcosa di bellissimo”.
“I swam across, I jumped across for you Oh, what a thing to do ‘Cause you were all yellow I drew a line, I drew a line for you Oh, what a thing to do And it was all yellow“
“Per te sanguinerei fino a restare asciutto” dice Martin nel secondo refrain: “For you I’d bleed myself dry“. L’estremo sacrificio, che non esclude necessariamente l’idea di un personale annichilimento, nel nome del più puro e disperato romanticismo. E il finale della canzone reitera, sempre riferita a quelle stelle così gialle: “É vero, guarda come brillano per te”.
Non è chiaro quindi se l’amore in questione sia in effetti corrisposto o meno. Quello che è chiaro è che il nostro Chris lo idealizza con motivi paradisiaci e riferendosi di continuo al colore della luce, del sole e della gioia, il giallo più acceso. Se quella ragazza così divina, poi, sia rimasta per lui solo come una delle stelle stesse descritte nel brano, distante ed intoccabile, forse non lo sapremo mai.