La serie House of Hammer espone molti dei messaggi che l’attore avrebbe inviato alle donne che lo accusano di abusi, violenze e stupri
La docuserie House of Hammer ha reso noti i contenuti di molti dei messaggi inviati da Armie Hammer alle diverse donne che negli ultimi mesi lo hanno accusato di abusi di ogni tipo. Le accuse devono ancora essere dimostrate in sede legale ma sono bastate nel frattempo per rovinare la carriera dell’attore, che probabilmente non lavorerà mai più a Hollywood.
I contenuti qui riassunti sono testi di messaggi e registrazioni vocali inviati alle donne con le quali Hammer si sentiva, secondo le fonti. Noi riportiamo la traduzione delle trascrizioni comparse su Variety. Come vedrete si va anche a livelli estremi e perciò sconsigliamo la lettura a un pubblico sensibile. Ecco il primo.
In vari altri messaggi Hammer si riferirebbe a una donna come la sua schiava, con dovizia di particolari: “Io decido quando mangi e quando dormi. […] Tu sei mia! Mi hai sentito? Io ti possiedo. Io ti possederò per sempre. […] Ho una fantasia nella quale qualcuna mi dimostra il suo amore e devozione e la lego in posto pubblico di notte e faccio libero uso del suo corpo”.
“E voglio vedere se lei scoperebbe gli estranei per me”. Questi messaggi vengono recitati nella docuserie, cioè letti, dall’artista Julia Morrison, che sostiene di esserseli visti inviati da lui. “Non pensare o preoccuparti di nulla se non di essere un piccolo animaletto. La mia piccola schiavetta personale. In cambio sarai adorata, cibata e scopata”.
Un’altra solida testimonianza riguarda una donna di nome Courtney Vucekovich, che ha incontrato Hammer in un bar nel 2019. Il giorno dopo, secondo lei, lui l’ha seguita su Instagram e dopo alcuni mesi ha iniziato a mandarle dm e a chiamarla e inviarle messaggi. E all’inizio la donna era anche convinta si trattasse di un vero corteggiamento.
Comunque la Vucekovich afferma di aver continuato inizialmente a pensare più a un interesse romantico che morboso: “[Pensavo] stiamo flirtando? O questa cosa fa paura?” In una occasione in cui Hammer si sarebbe presentato da lei dopo averla rintracciata grazie al telefono, la donna commenta: “Ci sono ricascata. Pensavo fosse romantico. Pensavo: ‘Sta lottando per me’“
Parlando poi dei morsi minacciati nella lettera come di gesti divenuti reali (ne mostra uno su video, nella serie), la ragazza asserisce: “Morde davvero forte. E ti dice di portarli [i morsi] come distintivi d’onore. Mi ha quasi convinta che ero fortunata ad averli. Per quanto suoni malato, a quel tempo lo avevo interpretato come amore”.
E da qui si arriva alle famose accuse di cannibalismo, che fanno capo ad un altro messaggio inviato a una donna diversa: “Voglio morderti e lasciare un marchio [su di te] e voglio che quel marchio diventi un tatuaggio. Voglio marchiarti, tatuarti, segnarti, tagliarti i capelli e tenerli con me, tagliare un pezzo della tua pelle e fartelo cucinare per me“.
La Vucekovich racconta anche di essere stata convinta da Hammer a provare il sesso BDSM. Ma di non aver trovato l’esperienza piacevole: “Lo odiavo. Capisco che questa è la tua fantasia, più potere a te eccetera, ma a me non piaceva. Non mi sentivo al sicuro. Non mi sentivo amata”.
Andiamo ancora oltre. In un altro messaggio Hammer dice: “Ho tagliato il cuore di un animale vivente e l’ho mangiato quando era ancora caldo. Completamente crudo”. E poi: “Sono al 100% un cannibale. Cazzo, fa paura da ammettere. […] Ho bisogno del tuo sangue. Lo desidero”.
“Voglio vedere tutto. Voglio vedere il tuo cervello, il tuo sangue, i tuoi organi, ogni parte di te. Morderei tutto. O cercherei di scoparlo. Non sono sicuro di quale delle due cose, probabilmente entrambe”. E per finire c’è la testimonianza di una fonte anonima nota come Effie, che condivide messaggi nei quali Hammer esprimerebbe il suo piacere nell’averla stuprata.
“Sei stata la più intensa ed estrema versione di questo [dello stupro] che ho mai provato. Stuprarti sul pavimento con un coltello puntato verso di te. Tutto il resto mi sembrava noioso. Tu che piangevi e urlavi, io che stavo sopra di te. Mi sentivo come un Dio. Non ho mai sentito tanto intenso potere. Non mentirò. Tu che piangevi e strisciavi mentre ti inseguivo nel corridoio era così eccitate”.