Lo scorso giugno Giovanni Allevi aveva rivelato al mondo di avere un mieloma e di dover per questo stare lontano dal palco per un po’ tempo.
Non ci girerò intorno: ho scoperto di avere una neoplasia dal suono dolce: mieloma, ma non per questo meno insidiosa – aveva scritto il musicista su Instagram. La mia angoscia più grande è il pensiero di recare un dolore ai miei familiari e a tutte le persone che mi seguono con affetto. Ho sempre combattuto i miei draghi interiori in concerto insieme a voi, grazie alla Musica. Questa volta perdonatemi, dovrò farlo lontano dal palco.
Ora a distanza di quasi 3 mesi da quel doloroso annuncio, il grande pianista ha voluto aggiornare i suoi fan sempre attraverso lo stesso social rivelando come i farmaci che sta prendendo gli impediscano di suonare.
Queste mani tremano, per via dei potenti farmaci che sto assumendo e per il momento non posso suonare – scrive Giovanni Allevi. Ma una musica nuova invade la mia mente in modo impetuoso ed io non ne perdo una nota. Ora è dolce, ora folle ed incomprensibile, sognante e riflessiva, metafisica. Non vedo l’ora di farvela ascoltare!
Questo è il secondo grave provlema di salute che Allevi rivela al mondo negli ultimi anni anni. Nel giugno del 2017 era stato infatti operato d’urgenza per un grave distacco di retina avvenuto durante uno dei concerti del suo tour in Giappone e che aveva peggiorato continuando a suonare.
Sin dal momento del distacco di retina, in pieno concerto, mi sono sentito un eroe: ho continuato a suonare sapendo di compromettere la mia situazione e l’ho fatto per amore della musica – aveva raccontato a Il Corriere della Sera. Poi però quella notte, alla vigilia dell’operazione, con il campo visivo che si restringeva fino a zero, ho avuto un momento di terrore.
Mi sono alzato per andare nella hall dell’hotel a guardare, più intensamente possibile, un’antica ceramica giapponese, temendo che sarebbe stata l’ultima immagine percepita dal mio occhio sinistro (con il destro ho seri problemi da anni). Intanto i social sono diventati un tripudio di speranza e auguri. La notizia dell’operazione ha fatto il giro del mondo ed ho ricevuto un’incredibile ondata di affetto. Un’infermiera dell’ospedale mi ha fatto dono di una ghirlanda di gru origami come auspicio per una pronta guarigione, la conservo ancora gelosamente