Quentin Tarantino critica François Truffaut: “Un maldestro dilettante”

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Tarantino dice la sua sul famoso regista della Nouvelle Vague francese, senza risparmiare i termini

Tarantino parla di François Truffaut, ad oggi considerato uno dei più importanti registi di sempre, nome “intoccabile” della Nouvelle Vague francese. Famoso anche per aver sostenuto la famosa teoria degli autori e la rivalutazione di registi “artigiani” come Hitchcock (con il quale realizzò un celebre libro-intervista), è stato lui stesso regista di numerosi lavori intensamente influenti.

Non la pensa però così il nostro Quentin, intervenendo sull’argomento in un recente podcast e arrivandoci parlando dei film di Claude Chabrol, altro maestro francese della Nouvelle Vague. “I thriller di Chabrol sono drasticamnente migliori degli abissali film di Truffaut alla Hitchcock, che penso siano semplicemente tremendi”.

“Non sono così tanto un fan di Truffaut in ogni caso. Ci sono alcune eccezioni, la principale è The Story of Adele H [Adele H. – Una storia d’amore, 1975]. Ma per la maggior parte, mi sento riguardo a Truffaut come mi sento nei confronti di Ed Wood. Penso che sia un appassionato, maldestro dilettante”.

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Una critica che emerge anche dalla novelizzazione di C’era una volta a… Hollywood, il suo ultimo film, nel quale Tarantino descrive le reazioni negative di Cliff Booth (il co-protagonista) ai film del regista francese: “Aveva provato Truffaut due volte [I 400 colpi e Jules e Jim], ma proprio non gli avevano detto nulla”.

Fonte: IndieWire

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