House of the Dragon è appena iniziata, con un unico episodio, e già iniziano le polemiche. Quindi, promette bene
Ed è già polemica su House of the Dragon, la serie prequel di Game of Thrones che anche per questo (ma non solo) promette di essere la degna erede dell’originale HBO. La serie è già stata rinnovata per una seconda stagione e negli Stati Uniti su HBO ha battuto ogni record di viewership per la premiere di un nuovo prodotto sulla piattaforma.
Tuttavia, come dicevamo, non mancano i problemi. E riguardano una scena in particolare del primo episodio, che andiamo a descivere (ci sono quindi SPOILER. Se non avete ancora visto l’episodio, affrettatevi e tornate qui). Ebbene, parliamo di un momento della trama nel quale si deve compiere un parto cesareo per salvare il figlio di re Viserys Targaryen e di sua moglie Aemma.
Come Enrico VIII il re vuole assolutamente un figlio maschio come suo erede, che la moglie infine riesce a dargli ma rimettendoci la vita. E non finisce bene perché anche il bambino muore poche ore dopo. Ciò convince il sovrano (la vera svolta dell’episodio) a nominare per la prima volta una femmina come sua erede: la figlia Rhaenyra.
Ebbene, dove sta il problema? Secondo Jen Coates, direttrice dell’ente benefico britannico Sands, si tratta proprio dell’effetto “traumatico” della scena del parto. “Penso che sia traumatico per chiunque, a dir la verità. Con 13 bambini che muoiono in Gran Bretagna ogni giorno, la situazione impatta con un’enorme comunità di persone”.
“E perciò, le persone potrebbero essere meglio preparate con la conoscenza [di ciò che stanno per vedere] e compiere quindi una decisione assennata riguardo al guardare o saltare particolari scene o episodi”. Ma parliamo del resto della serie “erede” di GOT, famosa a sua volta per violenza spesso raccapricciante e scene oltremodo disturbanti.
Qui si entra nel sempre delicato campo del politically correct, che ormai riguarda potenzialmente ogni prodotto culturale, film, serie tv o canzoni persino, che possa offendere chicchessia. Davvero la soluzione potrebbe essere avvisare, prima di ogni scena “forte”, lo spettatore di quanto sta per avvenire (quindi spoilerando pure) e dando la possibiltà di skippare? Che ne pensate?
Fonte: Deadline
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