Nel luglio del 2022, per esempio, il suo nome è stato cercato su Google più di quello di Donald Trump e più di quello di Kim Kardashian. E c’è anche il trucco. Perché, come scoperto dall’Observer, a quanto pare Tate sfrutta un vero e proprio esercito di sostenitori incaricati di sommergere i social di suoi video. Motivo per il quale specialmente su TikTok la sua fama è aumentata così tanto in così poco tempo.
Ma a tutto c’è un limite, a quanto pare. La questione della libertà d’espressione assoluta è ancora molto dibattuta, tra cancel culture e InfoWars. Ma nel frattempo il 19 agosto il mondo dei social intero è intervenuto per bannare Andrew Tate da ovunque. Cioè da: Facebook, Instagram, TikTok e YouTube. Motivo: “Violazione delle nostre linee guida sulle nostre politiche riguardo l’hate speech”.
In un nuovo video Tate ha spiegato le sue posizioni come segue: “Ho detto che le donne dovrebbero essere protette e mantenute. Ma poiché una piccola clip è stata presa fuori contesto, usata contro di me e usata come arma, ora mi sembra che io abbia detto cose che in realtà non ho detto”.
“Fornirò presto un dettagliato resoconto della mia casella di posta elettronica con tutte le mie donazioni in beneficenza, e con tutti gli orfanotrofi che costruirò usando i centinaia di milioni di dollari che ho guadagnato dalla fama su Internet ottenuta per giusta causa”. E aggiunge: “Molti di questi attacchi contro di me vengono mascherati da un senso di virtù che si vanta di prendersi cura delle donne“.
“Ma a nessuna di queste persone che mi attaccano interessano le donne” sostiene Tate. “Nessuno di loro fa donazioni a enti di beneficenza femminili. Nessuno di loro fa beneficenza come me“. Il fatto che un personaggio si sia escluso da così tante piattaforme in contemporanea rappresenta forse l’inizio di una nuova era nel mondo dei social? Per ora bisogna ancora vedere come andrà a finire.
Fonti: The Guardian, Powned
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