Breaking Bad, Gilligan turbato dal contraccolpo sessista di Skyler

Vince Gilligan ha recentemente espresso turbamento per il contraccolpo sessita che Skyler ha subito in Breaking Bad

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Sono passati 9 anni ormai da quando andò in onda nel 2013 Felina, ultimo leggendario episodio di Breaking Bad. Tuttavia, nonostante il molto tempo trascorso e i meriti di Better Call Saul nel raccontare altre parti della stessa storia, uno degli elementi che restano costanti nella fanbase è l’antipatia che tutti nutrono per Skyler, moglie di Walter, interpretata in modo eccelso da Anna Gunn. In una recente intervista il New Yorker, il creatore dello show Vince Gilligan ha parlato del contraccpolpo sessista che questa situazione ha avuto su Skyler e sulla sua interprete.

Quando lo show andò in onda per la prima volta, Skyler era decisamente antipatica. Penso che questo abbia sempre turbato Anna Gunn. E posso dirti che ha sempre turbato anche me, perché Skyler, il personaggio, non ha fatto nulla per meritarselo. E Anna di certo non ha fatto nulla per meritarselo. Ha interpretato la parte magnificamente.

Con il senno di poi, mi rendo conto che lo show era truccato, nel senso che la narrazione era vista solo attraverso gli occhi di Walt, anche in scene per cui non era presente. Anche Gus (Giancarlo Esposito), il suo acerrimo nemico, non ha subito l’animosità ricevuta da Skyler. È una cosa strana. Ci sto ancora pensando dopo tutti questi anni

La stessa Anna Gunn nel 2018, parlando con Entertainment Weekly aveva evidenziato questo problema di Breaking Bad.

Era una combinazione di sessismo, idee sui ruoli di genere e poi, onestamente, è stata la brillantezza del costrutto dello show – aveva detto l’attrice. Le persone hanno trovato un eroe in Walt, ma volevano così tanto entrare in contatto con lui in modo così viscerale che vedendo la persona che spesso era il suo antagonista – quindi in un certo senso l’antagonista dello show – si sentivano come se fosse d’intralcio a lui.

Cosa ne pensate?

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