883 – Hanno Ucciso l’Uomo Ragno: testo e spiegazione del cult assoluto del pop italiano [VIDEO]

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Alla centrale della polizia
Il commissario dice: ‘Che volete che sia’
Quel che è successo non ci fermerà
Il crimine non vincerà

Naturalmente le autorità non intendono ammettere che senza Spider-Man sarebbero perdute. Il commissario assicura: tutto sotto controllo, supereroe o meno in città c’è sempre la polizia. Ma che fare quando si dovesse ripresentare un altro super-cattivo come il Goblin, o addirittura il mostruoso Venom?

Ma nelle strade c’è panico ormai
Nessuno esce di casa, nessuno vuole guai
Ed agli appelli alla calma in tv
Adesso chi ci crede più

Nessuno si fida e la reazione della gente dimostra come, in questa nuova epoca, ci sia bisogno di credere in una figura “superiore”, pronta ad intervenire per salvare la situazione. La polizia non gode più della medesima fiducia e lo stesso vale per l’autorità costituita, che tramite la tv (mezzo verticale, strumento di potere) invita alla calma ma rimane inascoltata.

Giù nelle strade si vedono gang
Di ragionieri in doppiopetto pieni di stress
Se non ti vendo mi venderai tu
Per cento lire o poco più

E da dove nasce questa sfiducia? Dalle immagini del declino della società (occidentale e capitalista) e degli esagitati yuppies fine anni ’80 mescolate agli avvenimenti contemporanei di Tangentopoli (scoppiata di lì a poco) e il disvelamento della corruzione del sistema politico italiano. Su tutto gli 883 attaccano la schiavitù imposta dal dio denaro, che nutre eserciti di ragionieri: simbolo del marcio di un intera nazione.

Le facce di Vogue sono miti per noi
Attori troppo belli sono gli unici eroi
Invece lui, sì lui era una star
Ma tanto non ritornerà

Ed eccoci al punto: se la società reale è immancabilmente corrotta e vile, in che cosa credere? Nei grandi miti americani, nei divi del cinema ma anche nelle leggende del rock (come i Rolling Stones) e nei supereroi, come Spider-Man. Senza di loro, rimangono solo le evidenze delle crepe di una civiltà in completa debacle.

E la “morte” dell’Uomo Ragno simboleggia quindi, fuor di metafora, la fine di questi grandi miti e l’inizio di un’era di nuovo cinismo, da dover affrontare senza figure superiori e intoccabili (idealizzate) alle quali guardare. Dietro le quinte di un grande successo pop, gli 883 cantavano la corruzione e i problemi dell’Italia. Problemi insolubili: “Ma tanto non ritornerà”.

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