Riscopriamo Hanno Ucciso l’Uomo Ragno, una delle più leggendarie canzoni degli 883. Che, ad ascoltarla bene, dice più di quanto poteva sembrare all’epoca
Era il lontano 1992 quando gli 883 conquistavano un posto immortale nella storia del pop e della cultura italiani con un brano quasi generazionale. Hanno Ucciso l’Uomo Ragno: la fine del celebre personaggio di Stan Lee e dei fumetti Marvel diveniva simbolo anche della fine della giovinezza e di una irreparabile perdita dell’innocenza.
L’appeal del ritornello ha reso immediatamente il brano celeberrimo, spingendo nel 1992 anche le vendite dell’omonimo album (il primo della band, riuscitissimo per il genere) e lanciando la carriera di Pezzali. Gli 883 rimarranno poi un nome centrale del pop italiano almeno per una decade e ancora oggi Pezzali, se pur non più in cima alle classifiche, gode di una grande notorietà .
Rileggiamo a distanza di tanti anni Hanno Ucciso l’Uomo Ragno: un brano che dipinge uno scenario quasi distopico eppure, come illustrato molte volte anche dai film di Hollywood, spesso sfiorato e plausibile. In fondo Spider-Man non è il più forte supereroe che ci sia e non è certo indistruttibile. Anzi, tra tutti è forse quello dal volto più umano e dal carattere più vulnerabile.
“Solita notte da lupi nel Bronx Nel locale stan suonando un blues degli Stones Loschi individui al bancone del bar Pieni di whisky e margaritas“
Entriamo subito in uno scenario americano. Siamo nel Bronx, a New York, ed è una “notte da lupi”. Sembra già un film. Un locale, una canzone dei Rolling Stones (band dalla classica caratterizzazione blues, specie nel periodo 1968-72) e una clientela malfamata. All’improvviso, la notizia bomba.
“Tutto ad un tratto la porta fa slam Il guercio entra di corsa con una novità Dritta sicura: si mormora che I cannoni hanno fatto bang“
E scoppia letteralmente, come indicato dal testo stesso. La notizia è tale che infatti la sua portata non può che essere “esplosiva”. Da notare come si parli qui letteralmente, almeno all’inizio, di una chiacchiera da bar. Non se ne parla in televisione, non lo dicono i giornali, ma è per il momento solo “una dritta”, ma “sicura”. Uno scenario anacronistico per noi oggi, abituati a leggere tutto subito sui social.
Hanno ucciso l’Uomo Ragno, cioè Spider-Man. Il protettore della città non c’è più. Chi è stato? I potenti: la malavita, ma anche e più probabilmente i rappresentanti senza volto degli interessi sordi del capitalismo. “La pubblicità ”, “qualche industria di caffè”. Che Spidey si sia messo contro la gente sbagliata? E che questi siano riusciti là dove infiniti super-villain hanno sempre fallito?