Facciamo un salto indietro di dieci anni per ricordare, con un bel po’ di nostalgia, che cosa ascoltavamo nel 2012
2012-2022: sono passati dieci anni e sembrano in effetti molti di più, considerando che soltanto gli ultimi due sono sembrati come un secolo. Ma nel frattempo è successo veramente di tutto e anche la musica è cambiata, in molte direzioni diverse: da Billie Eilish a The Weeknd e da XXXTentacion a Beabadoobee, pensiamo a quanti nuovi artisti hanno cambiato la scena in questi anni.
I primi anni ’10 erano in effetti molto più semplici. Il pop urban e R&B moderno si emancipava, il mondo dell’hip-hop vedeva l’esordio di un giovane Kendrick Lamar e la crescente follia di un sempre più sregolato Kanye West, e l’indie pop e l’indie rock divenivano i generi “bianchi” di punta.
Artisti come Ed Sheeran ed Imagine Dragons si facevano largo sulla scena e l’indie folk lanciava i suoi ultimi guizzi (Mumford & Sons, The Lumineers, Fleet Foxes, Bon Iver). Tame Impala pubblicava Lonerism, dando il via alla neo-psichedelia moderna, mentre l’elettronica era ancora preda di dubstep e brostep e il nome di Skrillex imperava ancora prepotente sulla scena.
Il 2012 in particolare ha visto l’esordio e l’esplosione verso il successo di molti artisti importanti, ma quello che di certo ricordiamo con più nostalgia dell’epoca, ammettiamolo, sono le hit. Canzoni all’epoca forse ascoltate distrattamente e magari solo en passant, ma che fanno venire i brividi a risentirle oggi e a pensare che sono passati così tanti anni. Preparatevi per un bel salto all’indietro.
10. Imagine Dragons – It’s Time
Il singolo d’esordio della band di Las Vegas, anche se non lo sapevamo, segnava l’inizio di una fantastica avventura indie pop che avrebbe portato i quattro a tenere banco nelle classifiche di tutto il mondo per tutti gli anni ’10. Un pezzo semplice e d’impatto, d’ispirazione Coldplay (come buona parte del loro album d’esordio, Night Visions) e ancora oggi orecchiabilissimo.
9. Carly Rae Jepsen – Call Me Maybe
Se nel 2012 ci avessero detto che nel giro di un decennio Carly Rae Jepsen sarebbe diventata una delle artiste pop più rispettate al mondo, probabilmente non ci avremmo creduto. Eppure è quello che è successo, un destino per lei che l’immediato successo del zuccheroso e invadente pop di questo immancabile tormentone non faceva esattamente presagire.
8. One Direction – What Makes You Beautiful
What Makes You Beautiful è il singolo di debutto dei 1D e anche se tecnicamente viene pubblicato nel 2011 imperversa per tutto l’anno successivo, portando all’ultima vera boy band moderna un successo stellare e mondiale. Dieci anni dopo solo uno di loro è rimasto una superstar, mentre gli altri… dove sono finiti?
7. Muse – Madness
Ossia: la definitiva conversione del Muse al “pop”, qui da intendersi come una sorta di soul elettronico su base digitale e colmo di effetti che richiamano atmosfere anni ’80 (in anticipo sui tempi) con forti caratterizzazioni d’atmosfera. Una svolta da molti fan ancora non capita, né perdonata. Ma che successone!