E poi… che cosa succede? Per qualche ragione, Eamon non riesce a ripetere più il miracolo di Fuck It, con quel ritornello melodico molto semplice e memorabile e quella base musicale urban essenziale e quasi minimale. Il secondo singolo tratto dal suo primo album, I Love Them Ho’s (Ho-Wop), manca di entrare nella top 10 di qualunque paese.
L’album, intitolato I Don’t Want You Back e pubblicato qualche mese dopo, il 17 febbraio 2004, non ne risente particolarmente. Raggiunge infatti a sua volta buoni risultati in classifica senza nessun numero uno ma una numero 3 negli Stati Uniti, e vincendo il disco d’oro sia negli U.S.A. che in UK.
Ma per qualche motivo la fiamma di Eamon si spegne quasi subito dopo. Il responso critico rispetto all’album non è positivo e le buone vendite non bastano per costruire un personaggio in grado di imporsi in un panorama già complesso come quello di metà anni ’00. Grazie a (o per colpa di) MTV gli artisti godono di successi sfuggenti che li ritrovano di nuovo sconosciuti in capo a pochi mesi.
Ed è quello che succede a Eamon quando il suo secondo album, Love & Pain (2006) viene completamente ignorato. Ne viene tratto un unico singolo, che entra in classifica solo in UK al numero 61. Successivamente Eamon passa vari anni in discussioni legali con la casa discografica e la sua carriera ne risente ulteriormente, facendolo in pratica sparire dalla scena.
Riemerge solo nel 2017 con il suo terzo album, intitolato Golden Rain Motel. Anche se questa volta viene premiato dai critici, anche questo disco passa inosservato e per quanto Eamon continui a lavorare come autore e produttore la sua fama e la sua fortuna sembrano, nel giro di vent’anni, completamente svanite fino a divenire quasi un sogno dimenticato.
