Lo scorso 21 ottobre, come oramai sicuramente saprete, sul set del film Rust, Alec Baldwin ha sparato per sbaglio dei colpi veri da una pistola di scena uccidendo la direttrice della fotografia Halyna Hutchins. Sono in questo momento in corso le indagine per cercare di capire come una tragedia del genere sia stata possibile. L’FBI ha recentemente emanato un rapporto dichiarando che la pistola utilizzata quel giorno non avrebbe mai potuto sparare senza che il grilletto venisse premuto, cosa dichiarata in più occasioni dall’attore (qui i dettagli).
Baldwin continua tuttavia con la sua strategia difensiva e, ospite del podcast di Chris Cuomo, ha spiegato come sia possibile che un’arma spari senza premere il grilletto se viene tirato il cane senza bloccarlo, come nei “vecchi film western”. Si tratta probabilmente di una registrazione avvenuta prima delle dichiarazioni del’FBI. Tuttavia è giusto riprotarla.
L’uomo che è il principale responsabile della sicurezza sul set del film ha dichiarato che la pistola era al sicuro quando me l’ha consegnata – ha detto Baldwin. La persona che era il principale responsabile della sicurezza del film ha dichiarato di fronte all’intera squadra “Questa è una pistola fredda [termine di gergo per indicare una pistola scarica ndr]”. Ora, perché l’ha detto se non lo sapeva, se non aveva controllato? Il punto è che ci è stato detto che andava tutto bene e che ci si poteva rilassare e che stavamo lavorando con una pistola con cui era sicuro provare. C’è solo una domanda da porre qui. “Chi ha messo un colpo vero nella pistola?”. Questo è tutto. Non ci sono altre domande da porre.
Quando è stato interrogato da Cuomo, Baldwin ha anche escluso la possibilità che la sparatoria di Rust fosse “una cosa creata a tavolino”. Ha ammesso che per un periodo di un paio di mesi ha avuto quell’idea. Ma invece ha dovuto a ciò che è probabile. Ovvero che “un tandem die due persone, una di loro o entrambe, è stata negligente”.