Damon Lindelof, sceneggiatore, produttore televisivo e fumettista americano, è un personaggio di spicco dell’industria cinematografica e seriale statunitense. Nonostante la sua creatura più nota è Lost (che ha co-creato in compagnia di J.J. Abrams), l’artista ha sceneggiato lungometraggi del calibro di Prometheus (2012), Into Darkness – Star Trek (2013), Tomorrowland – Il mondo di domani (2015), avendo un ruolo fondamentale anche nell’universo del piccolo schermo.
Lo stesso Damon Lindelof, infatti, è il genio dietro Watchmen, miniserie HBO che figura come sequel ufficiale del fumetto di Alan Moore e Dave Gibbons, vincitrice di svariati Emmy nel 2020. Tenendo in considerazione che l’autore è la mente anche dietro The Leftovers – Svaniti nel nulla (2014-2017) ecco che non si fatica a pensare che sia tra gli sceneggiatori più influenti del momento. Ebbene, in un recente intervento per il podcast Into It della rivista Vulture, l’artista ha raccontato il suo rapporto con i film Marvel.
Damon Lindelof ha spiegato che conosce molto bene il Marvel Cinematic Universe e che è solito vedere tutti i progetti che fanno parte di questo universo (serie televisive comprese). Detto questo, l’autore è dell’idea che, facendo meno film Marvel, si riuscirebbe a garantire un livello qualitativo diverso, rendendo tutti i progetti speciali. Di seguito trovate le sue parole nel dettaglio.
Che dire? Un’analisi del tutto precisa quella di Damon Lindelof che tiene conto in primis del sistema produttivo ed economico alla base dell’MCU, probabilmente il piano cinematografico e seriale più redditizio in assoluto del mondo dell’intrattenimento.