Nella quarta stagione di Stranger Things il grande mattatore è stato sicuramente Eddie Munson, personaggio interpretato da Joseph Quinn ed entrato immediatamente nel cuore di ogni fan dello show creato dai fratelli Duffer. Tuttavia non tutti sanno che il giovane leader dell’Hellfire Club è ispirato una persona reale. Trattasi di Damien Echols, membro di un un terzetto di teenager, chiamati i West Memphis Three che furono accusati ingiustamente di omicidio nel 1993.
Mentre i due compagni vennero condannati all’ergastolo, Echols venne condannato a morte. Solo infiniti appelli e procrastinazioni lo hanno portato infine ad essere dichiarato innocente nel 2011, quando prove fornite da teste del DNA impraticabili vent’anni prima scagionarono i ragazzi. Dunque su Twitter qualcuno ha chiesto a Echols come si sia sentito nel vedere la sua controparte in Stranger Things e, in particolare, nell’ormai celeberrima scena di Master of Puppets.
Damien, come ti senti riguardo al fatto che questo personaggio sia stato creato basandosi su di te? – gli chiede un utente. Non ho visto la serie quindi non so come ti stanno ritraendo
Nel caso in cui qualcun altro se lo stia chiedendo, ne sono stato enormemente onorato – risponde Echols. E apprezzo molto tutti i nuovi occhi e cuori che la serie ha portato alla nostra lotta. Lo stavo guardando alle 3 del mattino, e quando ho sentito i primissimi accordi di Master of Puppets, il mio cuore è esploso
Joseph Quinn ha recentemente ammesso a Variety di “non avere idea” che il suo personaggio sarebbe morto, dicendo che è “un peccato” non poter tornare.
Sapevo di non essere stato riconfermato – aveva detto. Avevo la sensazione che avremmo finito il suo arco narrativo in questa stagione. Non avrei potuto immaginare il modo in cui se ne sarebbe andato, ma sì, penso che sia una cosa strana. È un po’ agrodolce. Mi piacerebbe tornare su quel set e rivedere quelle persone. Ma c’è un bellissimo arco narrativo che hanno scritto e lui è un ruolo scritto in modo così empatico e sono molto rari, questo tipo di ruoli.”Sembra un po’ come un biglietto della lotteria e mi sento incredibilmente grato, ma è un peccato non poter tornare.
Che ne pensate?