Black Francis, il leader dei Pixies, non riesce a non vedere un mondo distopico e dal destino incerto
Parla Black Francis, storico leader e cantante dei Pixies nonchè figura storica del rock alternativo da 35 anni e più. La band sta per tornare con un nuovo album e da attento osservatore e commentatore laconico della società il cantante ha deciso di sputare qualche nuova osservazione sul mondo per come gli appare oggi. E non vi piacerà.
“Alcuni degli eventi degli ultimi anni, con l’elezione presidenziale negli U.S.A. e Donald Trump e tutto il resto delle cose senza senso. E la pandemia di Coronavirus e adesso una recessione mondiale. E tra tutti questi pattern di tempo metereologico estremi, aggiungete insieme tutte queste cose e la cosa comincia a sembrare molto distopica“.
“Le persone devono compiere uno sforzo economico e lo vedi quando vai da Aldi [catena di supermarket] e realizzi: ‘Merda, ci sono quattro guardie di sicurezza in questo fottuto minimarket per far sì che io non me ne vada con troppe confezioni di tonno in scatola gratis!” dice il musicista. E prosegue parlando ovviamente di Roe v. Wade e del controllo delle armi negli Stati Uniti.
“Andremo all’inferno in un cestino da pic-nic” sentenzia: ossia, in cenere. “E [il mondo] è più cupo e distopico di quanto sia mai stato nel corso della mia vita. Sono in imbarazzo di fronte ai miei figli: ‘Scusate se il mondo è così corrotto!’. [Ma] anche se hai una visione fatalista della vita, a volte devi solo saperti sedere e trovare un modo per goderti quel maledetto caffè”.
Fonte: NME
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